Lucci chiede di entrare in comunità di recupero per tossicodipendenti

Lucci chiede di entrare in comunità di recupero per tossicodipendenti
00:00 00:00

"Cosa volete da me, cosa ci fanno qua questi?... Portatemeli via...": il detenuto sembra quasi chiedere aiuto agli agenti di custodia che lo stanno riportando in carcere. L'uomo che a mezzogiorno di ieri finisce la sua udienza al settimo piano del tribunale è l'ultrà che fino a pochi anni fa regnava sulla Curva Sud di San Siro, il capo dei "Banditi" Luca Lucci (nella foto). Condannato a dieci anni di carcere nell'inchiesta Doppia Curva, in attesa di essere processato per traffico di droga. Lucci ha davanti a sé un lungo periodo di detenzione. Non ha intenzione di pentirsi, come ha invece già fatto il capo della curva rivale, l'interista Andrea Beretta. Per uscire dal carcere, Lucci ha scelto un'altra strada: chiede di essere messo agli arresti domiciliari in una comunità di recupero per curarsi della tossicodipendenza di cui dice di soffrire.

Per chi se lo ricorda, muscolato e in forma smagliante, negli anni in cui dettava legge sulla tifoseria milanista, immaginarsi un Lucci ridotto a disintossicarsi è difficile. Ma ieri, nella sua breve apparizione in tribunale, si presenta effettivamente segnato, ed effettivamente risulta sotto osservazione al Sert, il servizio di assistenza alle dipendenza da droga. Nel suo caso non si può parlare di dipendenza in senso stretto, visto che è in carcere ormai molti mesi, e - a meno che non sia riuscito a farsi arrivare in cella qualche sostanza - dovrebbe avere ormai superato la fase dell'astinenza. Ma ieri, nel suo intervento davanti al giudice, spiega di avere ancora un percorso da compiere, e che all'interno del carcere non è possibile realizzarlo fino in fondo. Solo all'esterno, in una comunità specializzata, può liberarsi del tutto dalla schiavitù della droga.

A rappresentare la Procura, ieri in udienza c'era il pm di punta delle indagini sulla deriva criminale di San Siro: Paolo Storari, cui ora toccherà esprimere il parere sulla richiesta avanzata da Lucci.

A rendere delicata la decisione del giudice c'è la gravità dei delitti per cui Lucci è stato condannato, tra cui il tentato omicidio dell'ultrà (anche lui milanista ma di club rivale) Enzo Anghinelli, oltre alle indagini ancora in corso. Ma il diritto alla salute, ha spiegato il suo legale, deve prevalere.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica