Elezioni Amministrative

L'Udc: "Ai ballottaggi sosterremo i moderati"

Per i partiti lavori in corso in vista del voto nei ballottaggi. Casini: "Sceglieremo caso per caso di appoggiare i partiti che presentano un candidato presidente o sindaco centrista e non estremista". Il Pd ostenta ottimismo, Bersani: "Ce la faremo". Il Pdl batte il Pd: 17 Province a zero

L'Udc: "Ai ballottaggi sosterremo i moderati"

Roma - Il 21 giugno si voterà per i ballottaggi: ventidue le Province in gioco, diverse le amministrazioni comunali, tra cui Firenze e Bologna. I lavori sono già in corso nei partiti, non c'è tempo da perdere. Dopo la cena di ieri sera ad Arcore Berlusconi ha ottenuto il pieno appoggio della Lega per i candidati del centrodestra. Il Pd di Franceschini, intanto, non demorde, e ostenta un cauto ottimismo. L'Udc rompe gli indugi e fa sapere che sosterrà i candidati moderati. "La nostra linea non cambia. Siamo andati dai soli e non vogliamo rinunciare ad andare da soli. Ai ballottaggi sceglieremo caso per caso di appoggiare i partiti che presentano un candidato presidente o sindaco centrista e non estremista". Lo fa sapere il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini al termine di una riunione dell’Ufficio politico con i vertici del partito.

Scelte a livello locale Casini assicura che le scelte saranno fatte di volta in volta nelle sedi periferiche, dagli esponenti locali, non sulla base del partito di appartenenza dei singoli candidati al ballottaggio, ma "sulla base del loro tasso di moderazione, serietà ed equilibro". "Noi siamo disponibili - sottolinea il leader Udc - non alla soluzione migliore, che sarebbe stata votare i nostri candidati, ma alla meno peggio, laddove esistano le condizioni". Casini rivendica infine il peso del proprio partito: "Il centrodestra ha vinto al primo turno in dieci province in cui era appoggiato dall’Udc".

Bersani: "Non sono pessimista" L'uomo che potrebbe sostituire Franceschini alla guida del Pd, fra qualche mese, ostenta un cauto ottimismo: "Non sono pessimista sui ballottaggi, se vedo le dinamiche i nostri candidati hanno qualche possibilità in più". Lo ha detto Pierluigi Bersani (Pd), conversando con i giornalisti in Transatlantico. Facendo l’analisi del voto, Bersani ha sottolineato che "da 15 anni ormai i due campi, di centrodestra e di centrosinistra, non si spostano; per spostare dei voti non serve un lavoro superficiale - prosegue - bisogna fare un lavoro di medio-lungo periodo per attuare uno spostamento dal profondo. Nelle prossime due settimane saremo tutti impegnati in vista dei ballottaggi".

Sulla stessa lunghezza d'onda un altro big del Pd, Massimo D'Alema: "Sono molto fiducioso.

Commenti