Ludovica e i suoi «amori» tra jazz, swing e Marco

Fa un certo effetto imbattersi in una bimba di soli 10 anni e sentirsi rispondere che «sì, il mio cantante preferito è Marco Mengoni, ma musicalmente parlando adoro il jazz e lo swing di Sergio Caputo». Mica uno qualunque. Poi a Ti lascio una canzone capita di sentirla in Bimba se sapessi, brano del 1983 del celebre cantautore romano e allora tutto ha una sua spiegazione. Se poi si aggiungono le serate nei locali di un tempo di papà Roberto, che ha anche studiato per un paio di anni chitarra classica al Conservatorio e che l’ha tirata su a pane e musica, impartendole pure le tecniche del diaframma, il quadro è davvero completo.

Lei è Ludovica Vatteroni, classe 2001, da Castelnuovo Magra, (anche se mamma Maura, che quando decide di far addormentare il fratellino Leonardo di 2 anni e mezzo con una ninna nanna, viene subito stroncata con un «mamma, canto io», per farle vedere la luce ha “varcato il confine”, andando a Pontremoli), una delle protagoniste della quinta edizione del fortunato programma televisivo di Raiuno condotto dall’ottima padrona di casa, Antonella Clerici. Che avesse intenzioni canterine, questo mix di dolcezza, educazione e determinazione, non ha mancato di farlo sapere fin da piccola a soli 3 anni quando andava da papà Roberto (che tra il «materiale» per le sue serate aveva anche musica da discoteca) e diceva «Papà, metti Bomba». E giù a ballare e cantare. Mamma Maura, però, che (ci si perdoni una volta tanto la difesa della categoria) verrà sì stroncata dalla figlioletta quando tenta di prendere un microfono in mano ma con la penna se la cava egregiamente, è un’ottima organizzatrice. Al punto tale da spronare la piccola Ludovica a mandare, così, per gioco, il suo provino per Ti lascio una canzone. «Ma sì, figurati se chiamano me». Passano tre settimane e arriva una telefonata: «Pronto? Siamo della Ballandi: abbiamo visto l’esecuzione di Bimba se sapessi. Siete pronti a partire per Roma per la seconda fase di selezioni?». Una telefonata che anche alla mite Maura fa perdere il suo aplomb visto che pare si sia messa a urlare e saltare di gioia (ma chi non l’avrebbe fatto).

Ludovica arriva a Roma e per l’emozione «mi metto a piangere come una fontana: ero terrorizzata. Poi ho incontrato altre bimbe e mi sono tranquillizzata». E visto che il grande Sergio porta fortuna, l’esecuzione di Sabato Italiano, brano che proietta definitivamente Ludovica verso il Foro Italico, da dove sono andate in onda le puntate della quinta edizione di Ti lascio una canzone. Di cui Ludovica Vatteroni conserva un bel ricordo, anche perché «lì ho conosciuto una bambina, la marchigiana Anna Morganti, che è diventata la mia migliore amica. Una volta siamo andate al supermercato e lì c’era Fabrizio Bolpagni (quel tenerone della provincia di Brescia con gli occhi azzurri che ha cantato la sigla iniziale? ndr) con suo fratello: siamo diventate rosse per la timidezza». Ma ora sono tutti ottimi amici.

Nel suo futuro Ludovica vede sì la musica, ma solo come hobby: «Non ho le idee chiare su cosa vorrò fare da grande; mi piacerebbe laurearmi in Medicina, ma comunque la musica resta una grande passione». Intanto, però, un bel regalo di Natale. Un biglietto di Maura e Roberto all’apparenza dai toni criptici: «Questo è il nostro regalo.

Speriamo di rivederti anche al tuo». Il contenuto? Due biglietti per il concerto di Marco Mengoni il 13 febbraio a Spezia. E per essere solo un hobby, come augurio niente male. A ragion veduta. Perché a 10 anni amare il jazz e lo swing non è da tutti.

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