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L'ultima rivoluzione di Chavez: «A San Valentino soltanto un bacino»

Il presidente venezuelano «invita» il suo popolo a non festeggiare la giornata degli innamorati Il prossimo 14 febbraio si vota infatti il referendum su un emendamento che gli consentirebbe di restare al potere fino al 2012. «Ci divertiremo dopo, fino a Carnevale»

Poveri venezuelani. E poveri innamorati. Per loro quest'anno sarà un San Valentino in tono minore. «Un bacino e via!». Così vuole il presidente venezuelano Hugo Chavez, che ha invitato a non festeggiare il prossimo 14 febbraio. Quel giorno, infatti, Chavez dovrà combattere la sua personalissima battaglia per il potere. Quel sabato con un referendum si vota l'emendamento chiave che, se passasse, gli consentirebbe di farsi rieleggere nel 2012 per un terzo mandato di sei anni. «Quel giorno non ci sarà tempo per nulla, al massimo un bacino e via», ha specificato in un incontro con i militanti trasmesso dalla tv statale, ed in cui ha giustificato la decisione con il fatto che «siamo impegnati in una battaglia». Ma l'amore, si sa, è il più rivoluzionario dei sentimenti. E nemmeno Chavez può sottovalutarne la potenza. Ecco il perché della «settimana dell'amore», fissata il 15 febbraio per festeggiare degnamente i cuori trafitti da Cupido. «Dopo celebreremo fino al carnevale», ha infine assicurato Chavez.

Che spera, anche lui, di avere qualcosa da festeggiare.

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