Lungo le «Vie di Dante» sulle orme del sommo poeta

Un percorso che tocca sette Comuni, alla scoperta dei luoghi raccontati nella «Divina Commedia»

Elena Rampinini

Lungo il cammino della vita, si viaggia per il desiderio di scoprire storie, genti, terre. Talvolta, con un libro e un taccuino in tasca, per poter ritrovare se stessi anche negli angoli più solitari del pianeta. Oppure sulle orme di famosi scrittori e viaggiatori.

Guida spirituale, in questo itinerario, l'eccellenza di un grande poeta, autore di quella «Comedía» - come lui stesso la chiamò che è sinonimo di viaggio per antonomasia: un viaggio fisico e poetico dalla dimensione avventurosa e meravigliosa, un pellegrinaggio in un mondo sacro, compiuto soprattutto per vedere, conoscere, capire. La grandezza geniale dell'Alighieri accompagna l'esploratore altrettanto curioso lungo le «Vie di Dante», il nuovo percorso turistico dedicato ai luoghi tra Toscana e Romagna attraversati dallo scrittore fiorentino durante il lungo esilio. Se nella «Divina Commedia» il viaggio ha una dimensione simbolica e allegorica, qui per l'odierno visitatore le ispirazioni sono infinite: letterarie, architettoniche, naturalistiche, sportive, enogastronomiche. Se nel 1300 la discesa nel mondo fantastico dei tre regni durò sette giorni, oggi ci si può calare in questi panorami affascinanti e concreti anche scegliendo tempi dilatati, assecondando il ritmo del turismo lento con spostamenti in bicicletta, a piedi, in autobus. O in totale relax a bordo di un treno speciale «a bassa velocità» che valica l'Appennino Tosco Romagnolo lungo la linea «Faentina», inaugurata nel 1893 per collegare Firenze e Faenza: dal finestrino lo sguardo accarezza la natura incontaminata delle colline che si alterna alle numerose fermate nei piccoli centri urbani, antichi gioielli che invitano alla sosta per passeggiare tra monumenti storici, entrare nelle botteghe artigiane o appagarsi con i colori e i profumi di una sagra. Si è come immersi in un museo diffuso, fatto di panorami dalla bellezza autentica: pievi millenarie, borghi romantici, boschi selvaggi, ulivi, frutteti. Abbracciati da un mondo di storia millenaria e grandi personaggi, custode di un prezioso patrimonio di saperi e di sapori. Sette le tappe «canoniche», ovvero i comuni toccati dalle «Vie di Dante» per la storia e il legame con l'esule guelfo, molte di più le divagazioni sul cammino, che vanno dalle visite ai tanti luoghi di cultura o di fede, ai percorsi per trekking e cicloturismo, alla scoperta dei prodotti del territorio. Perché accanto al Sommo Poeta, l'altro vero grande protagonista è il paesaggio. Idealmente, il viaggio potrebbe cominciare dalla città in cui l'Alighieri nacque e visse fino al 1302: tappa fondamentale per intatte atmosfere medievali, siti evocativi, affreschi ispirati alla «Divina Commedia», quella , luogo di passioni e nostalgie. E appena fuori le mura di Firenze, l'ascesa a San Miniato al Monte, capolavoro del romanico, viene paragonata da Dante all'ascesa sul Monte Purgatorio. Sulle orme del «Ghibellin fuggiasco», tre sono i comuni del Mugello inseriti nell'itinerario: Scarperia e San Piero, Borgo San Lorenzo, Marradi, importanti crocevia in epoche antiche che conservano suggestive testimonianze del passato e luoghi che ispirarono alcuni famosi versi dell'Inferno, come la cascata dell'Acquacheta nel Parco nazionale delle Foreste Casentinesi. Si passa in terra di Romagna dove Brisighella, uno dei «Borghi più belli d'Italia», stupisce per il saliscendi del centro medievale con quella Via degli Asini unica al mondo; l'Alighieri ne cita il fondatore, Maghinardo Pagani da Susinana signore di Imola e Faenza, e a ispirargli frane e voragini infernali forse fu proprio il Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola che abbraccia il borgo. Scendendo verso la Via Emilia si raggiunge Faenza, la splendida città d'arte di origine romana famosa per la produzione ceramica; ben nota al sommo Vate, che più di un personaggio faentino incontrò nella «Comedía».

E infine Ravenna, ricca di mosaici di grande bellezza, che accolse il poeta negli ultimi anni della sua vita, ancora oggi gelosa custode di testimonianze del suo soggiorno. Per le informazioni dettagliate di ogni singola tappa, con i luoghi (danteschi e non) da non perdere, il sito www.emiliaromagnaturismo.it/it/vie-di-pellegrinaggio/il-cammino-di-dante.

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