I Glasvegas sono oggi una delle punte di diamante di un britpop (il genere coniato nei primi anni '90 dall'ondata di band quali Oasis, Blur e Verve) che ha ormai (quasi) esaurito tutte le sue carte. I quattro ragazzi scozzesi ci hanno provato a dare una forte sterzata al genere, dicendo la loro con quel successone di album che fu l'omonimo «Glasvegas». E in parte ci sono riusciti. Lo stesso James Allan, cantante del gruppo, aveva commentato: «In passato si è vista una Scozia abbastanza incline all'accondiscendenza. Tutti cantavano con una vaga inflessione americana». Come a dire: noi siamo fieri di essere nati a Glasgow e facciamo musica scozzese. Ne è venuto fuori un genere cupo in vero stile Lago di Lochness; epica è anche la voce del frontman, e la batteria lo segue con reminiscenze dark new wave anni '80. E il pubblico li adora: le vendite hanno spinto gli organizzatori a fare dei Glasvegas la band di supporto degli U2.
Resta soltanto un dubbio: che siano davvero innovativi? Ad ascoltarli si ritrovano ora i Muse, ora gli Editors, ora gli stessi U2. Per provarli dal vivo, appuntamento questa sera alle 21 ai Magazzini Generali (info: 025393948).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.