Maggiori risparmi con i sistemi digitali

Ecco i vantaggi concreti per le aziende del settore

Il mondo dell’autonoleggio corre verso nuove frontiere digitali. Una ricerca, curata dal Centro Studi Fleet&Mobility sugli scambi di documenti tra le principali società di noleggio a lungo termine e i loro fornitori e clienti, mette in luce come gran parte dei sempre più numerosi passaggi di documentazione con partner e clienti avvenga prevalentemente ancora su supporto cartaceo (con compagnie assicurative e case automobilistiche, a esempio). Tra gli scambi già «digitalizzati», invece, quelli con le banche e - per alcuni - quelli con i gommisti e le autorizzazioni alle officine. Proprio in questo mese le principali società di noleggio a lungo termine aderenti ad Aniasa valuteranno soluzioni concrete per dialogare con i clienti e con i fornitori in forma «digitale». L’interesse delle società del settore a un modello elettronico potrebbe portare alle stesse aziende del settore un concreto risparmio in termini di tempo, risorse e soldi.
In linea con le esigenze del comparto, una soluzione al 100% digitale è stata elaborata con il Progetto Gutenberg, curato e promosso da Intesa, società informatica del gruppo Ibm, specializzata da oltre vent’anni in soluzioni per la comunicazione e collaborazione in rete tra aziende appartenenti alla stessa filiera, tra cui il settore automobilistico, la grande distribuzione, il sistema bancario. Il progetto consente di dimenticare per sempre gli scambi di documenti in forma cartacea, ovvero lettere e fax, ma anche allegati delle e-mail, per passare a un sistema interamente digitale in cui tutto avviene computer-to-computer: in pratica un documento (a esempio, una fattura) emesso da un fornitore (un’officina) potrà essere ricevuto direttamente dal sistema centrale informatico della società di noleggio destinataria del documento, senza alcun intervento umano che elabori il documento e digiti le informazioni contenute.


«Portare i principali scambi di documenti in digitale - sottolinea Vieri Manetti, di Intesa, coordinatore del progetto - contribuisce a ridurre i costi di gestione dei dati (circa 57 euro in meno per ogni ordine gestito), annullando anche i rischi di possibili errori umani nel trasferimento dei dati da un sistema all’altro».

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