Ha litigato con luomo sbagliato, un balordo che lha massacrato, non è ancora chiaro se con unarma da taglio o con un corpo contundente. È morto così, lungo la sponda del Lambro in zona Rubattino, uno straniero senza nome, con ogni probabilità un marocchino poco più che ventenne, che si era installato in una delle baracche poco distanti.
Lallarme è stato lanciato da un altro magrebino che uscito di buonora ha detto di averlo visto ancora vivo e in buona salute. Quando però verso le 16.30 è rientrato, ha notato il corpo disteso sulla sponda sinistra del Lambro, semi sommerso dallacqua, lungo il confine del centro di ricerca Cesi di via Rubattino 54. Ha chiamato il 113 e di lì a poco sono arrivati i primi equipaggi.
Il cadavere era vestito con jeans e maglietta. Sul corpo diverse ferite dalle quali era uscito moltissimo sangue. Durante il sopralluogo gli agenti hanno rilevato le impronte digitali del cadavere per lidentificazione. Anche perché lamico che ha lanciato lallarme, non è andato oltre generiche indicazioni sulla nazionalità «Era marocchino come me» e letà, circa 20 anni. E fino a quando non ci sarà certezza sullidentità, sarà anche difficile individuare il movente esatto dellomicidio.
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