«Non abbiamo mai vinto in Italia, chissà che questa sia la volta buona». Così Ronald Koeman esorcizza il fantasma che al Psv ha finora regalato nel Bel Paese 5 sconfitte e 2 pareggi e che lo mette per la prima volta di fronte allInter. Ha le spalle cariche di trionfi questo olandesone che ben si ricorda il gol beffa segnato col Barcellona allallora doriano Mancini. «Abbiamo iniziato insieme la carriera di allenatore; nel 2002 Mancini è stato una settimana ad Amsterdam per spiare i metodi del mio Ajax. E penso che qualcosa abbia imparato», la frecciata di un comunque sorridente Koeman.
Però, Mancini a parte, con i tre punti ottenuti a fatica battendo 2-1 il Cska Mosca nella prima partita del girone, uno scherzetto allInter lancerebbe il Psv verso i quarti. Ma quella gara ha insegnato molte cose a Koeman: «Dobbiamo imparare a mantenere la concentrazione per 90 minuti. Nel passato tutte le squadre olandesi hanno sofferto di questo difetto. Dovesse capitarci adesso con lInter, sarebbero davvero grossi guai. Col Cska è capitato, con i nerazzurri non deve ripetersi un simile calo di attenzione». Già, ma come si presenta al Meazza questo Psv che negli ultimi anni ha reso la vita difficile al Milan? «Siamo un bel gruppo, questa è la nostra forza, nessuno è insostituibile», replica Koeman. «Sappiamo segnare e difenderci. Ma, insisto, e lo devo mettere bene in testa ai miei giocatori, occorrono pazienza e concentrazione».
Sui guai dellInter, squalificati e infortunati, il tecnico olandese glissa: «Mancini ha una tale rosa che può affrontare tranquillamente qualsiasi gara. Certo, temo i loro attaccanti, Ibrahimovic e Crespo, ma anche noi abbiamo chi sa fare male alle difese avversarie».
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