Malaguti Password, «ruota alta» competitivo

Valerio Boni

da Stresa (Verbania)

Quello degli scooter «a ruota alta» è un segmento quasi esclusivamente italiano. Ma visto che quello italiano è il più importante mercato europeo per gli scooter, è giustificato il costante lancio di nuovi modelli, come il Malaguti Password 250 che si inserisce a un livello più alto, per dimensioni, per prestazioni e prezzo. Anche se quest’ultimo è di assoluta concorrenza (3.890 euro), comprensivi di un anno di assistenza stradale gratuita, circa 300 euro meno rispetto ai concorrenti più diretti. Quello del Password è un design che sposa la tendenza più attuale, che vuole le due ruote a motore piuttosto spigolose. L’elemento dominante si trova nel frontale, dominato da due grossi fari, divisi da una griglia che protegge il radiatore. Sono dettagli che rappresentano la firma di famiglia e richiamano altri modelli Malaguti, ma allo stesso tempo si ricollegano al mondo automobilistico. Non si tratta di una scelta fine a se stessa, ma di un richiamo al mondo da cui proviene la maggior parte di acquirenti di scooter. Altri particolari vicini alle quattro ruote si trovano nella strumentazione, nell’imbottitura della sella e nella capacità di carico. Parlare di possibilità di trasporto non è azzardato, poiché sul Password sono presenti un portapacchi posteriore, un vano sotto la sella e una pedana poggiapiedi ampia e soprattutto piatta. Quest’ultima è studiata per consentire il trasporto di una confezione da 6 bottiglie di acqua minerale. Per quanto riguarda la parte meccanica, Malaguti mette a frutto la collaborazione con Yamaha, per conto della quale produce in Italia alcuni veicoli.

L’industria giapponese ricambia il favore, fornendo il motore monocilindrico 250 più attuale tra quelli in produzione, vale a dire quello da 21 cavalli che equipaggia tra l’altro il recentissimo XMax.

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