Un nuovo promettente candidato farmaco contro la malaria è stato scoperto da un team guidato dagli scienziati dello Scripps Research Institute (Usa), dello Swiss Tropical Institute, del Genomics Institute della Novartis Research Foundation e del Novartis Institute for Tropical Diseases. Sulla possibile terapia antimalarica sono già stati organizzati trial clinici, il cui avvio è previsto entro il 2010, riporta la rivista «Science».
Il farmaco, che vanta un nuovo meccanismo d'azione rispetto ai precedenti antimalarici, è stato sviluppato grazie ad una partnership pubblico-privato creata per risolvere il problema della carenza di fondi per la ricerca in questo settore. Nel l mondo, nel solo 2008, si siano verificati 247 milioni di casi di malattia, con quasi un milione di morti, la maggior parte fra bambini africani.
L'input al rivoluzionario studio è stato dato sette anni fa da Elisabeth Winzeler dello Scripps Institute, che ha sviluppato un metodo per scansionare i più promettenti composti contro la malaria, applicato ad una libreria di 12 mila prodotti naturali purificati messa a disposizione da Novartis.
Di questi, ne sono stati selezionati 275 ad azione antimalarica, poi 17 fino ad arrivare a questo nuovo composto, che fa parte della classe degli spiroindoloni, precedentemente mai associati con la malattia. Gli scienziati per ora lo chiamano Nitd609 e hanno dimostrato la sua efficacia contro il parassita principale della malaria, il Plasmodium falciparum. La parola passerà ora ai test sull'uomo.
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