Colture a rischio, semine in ritardo, campi e viottoli allagati, pericolo smottamenti nei vigneti terrazzati. È il settore agricolo a soffrire di più per il maltempo in Lombardia. Per il momento infatti non si registrano grossi fenomeni franosi, fiumi e laghi rimangono a un semplice allerta e solo il ponte di barche tra Piacenza e Lodi rimane chiuso. «Per questa settimana il peggio dovrebbe già essere alle spalle. Nelle prossime ore è atteso infatti un miglioramento delle condizioni» assicura Alberto Biancardi, direttore della Protezione Civile della Lombardia.
Da tre giorni dunque piove ininterrottamente su tutta la Pianura Padana, con bruschi abbassamenti delle temperatura e neve sopra i 1.500 metri, in particolare in Valtellina. E proprio in Valtellina lacqua sta mettendo sotto pressione i vigneti lungo la statale 36 da Morbegno a Tirano. Fra Como, Lecco e Varese le semine di cereali, frumento e mais, già in ritardo, subiranno un ulteriore slittamento. Nel Cremonese, a Casalasco, e nel Bresciano, a Capriano, i canali hanno allagato i campi e lasciato una patina di fango sulle strade, alcune delle quali sono state bloccate. Nella Bergamasca invece lacqua impedisce lo sfalcio dei prati per foraggiare il bestiame. Mentre nel Pavese i coltivatori di riso hanno dovuto rinunciare alle semine in asciutta. I danni, secondo la Coldiretti, ammonterebbero a parecchi milioni di euro.
Molte le aree lombarde a rischio smottamento anche se lOltrepò Pavese è in questo momento il territorio più a rischio frane. Nel Bresciano lo straripamento del Garza a Capriano del Colle ha provocato un pericoloso movimento del terreno, con relativo sgombero di una palazzina, mentre altri smottamenti sono stati segnalati a Montenetto. In provincia di Bergamo sassi sono caduta a Ardesio e una frana a Villongo ha colpito una casa, senza provocare danni o feriti
Le piogge hanno ovviamente anche fatto salire i livelli di un po tutti i corsi e gli specchi dacqua, in particolare Po, Adda e Oglio e i laghi Maggiore, Como e Garda. «Il Po è cresciuto di circa tre metri e mezzo, ma mancano ancora un paio di metri prima di arrivare a un reale livello di allarme» spiega ancora Biancardi. Londata di piena ha tuttavia imposto la chiusura del ponte di barche per Lodi che dal 14 novembre sostituisce quello crollato il 30 aprile. Preoccupa lOglio, ormai prossimo ai livelli di allarme, monitorato da volontari ed esercito soprattutto nel cremonese, e lAdda, le cui acque a Lodi stanno erodendo largine destro, costantemente sotto controllo da parte di una squadra di vili del fuoco. NellOltrepò pavese, il torrente Scuropasso tra i Comuni di Broni e Santa Giuletta ha interrotto la linea ferroviaria Voghera-Piacenza in entrambe le direzioni. A Milano invece contenute esondazioni hanno interessato il Lambro e il Lura. Quanto ai laghi sono cresciuti mediamente di 10/15 centimetri il Maggiore e Como, mentre solo il Garda è a livello di reale allarme.
Il direttore della protezione civile Lombarda lancia comunque lancia messaggi rassicuranti. «In Piemonte già ieri aveva smesso di piovere e da questa mattina il tempo migliorerà anche in Lombardia.
Maltempo, danni per milioni allagricoltura
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