Politica

Il maltempo fa un morto anche a Napoli E nel capoluogo ligure manca il cibo

Il maltempo continua a flagellare l’Italia e, nel suo lento spostamento verso il centro-sud della penisola, causa un’altra vittima: nel Napoletano, ad Arco Felice, frazione di Pozzuoli, un uomo di 65 anni che stava leggendo il giornale all’interno della propria auto è rimasto schiacciato da un tronco d’albero, un pino secolare, piegato dal vento e dalla pioggia incessante. Quello stesso albero - riferiscono alcuni testimoni della tragedia - per il quale, di recente, erano stati segnalati cedimenti senza che il Comune si fosse premurato di intervenire. Ma un po’ dappertutto, nel capoluogo partenopeo, con il passare delle ore la situazione è diventata critica: allagamenti e strade chiuse, numerosi interventi del personale di Polizia municipale, blocchi della circolazione. A Chiaiano una donna, rimasta intrappolata in auto mentre percorreva il sottopasso dei Ciliegi trasformato in piscina, è stata salvata dal presidente dell’ottava municipalità, Angelo Pisani. Fioccano le critiche al vertice del Comune: «Siamo veramente stanchi, come tutti i napoletani - dichiarano il presidente del Consiglio provinciale, Luigi Rispoli, e il capogruppo del Pdl, Francesco De Giovanni -. Non ne possiamo più di assistere ai reiterati e inutili annunci del sindaco De Magistris mentre la città continua a vivere gli stessi problemi cui mai ha posto rimedio la giunta Iervolino».
E mentre le previsioni meteo parlano dell’intensificarsi della perturbazione al sud, nelle regioni settentrionali si spera in una tregua delle intemperie, anche se la situazione è ben lontana dalla normalità. In emergenza è ancora la Liguria, e in particolare a Genova, dove sei persone hanno perso la vita venerdì per l’esondazione del torrente Fereggiano e dove molte attività commerciali sono state irreparabilmente danneggiate. È stata prorogata l’allerta 2 per altre ventiquattr’ore, ma nel frattempo il sindaco Marta Vincenzi, sempre più subissato di critiche e inviti a dimettersi perché ritenuto responsabile di gravi manchevolezze nella gestione dell’emergenza, ha cancellato il divieto di circolazione per le auto private. In città, soprattutto nei supermercati, cominciano a scarseggiare i generi alimentari, a partire dall’acqua, di cui si è fatta incetta dopo le notizie di interruzioni nell’erogazione idrica e del gas in alcuni quartieri. Nel territorio provinciale, infine, alcune frane - una, enorme, nella strada fra Casella e Savignone, popolosi centri della Valle Scrivia - hanno provocato pesanti disagi alla circolazione, ma nessuna conseguenza alle persone.

Le autorità locali parlano però di almeno sei mesi prima del ripristino della viabilità.

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