Mancanza di controlli: l’Umberto I è una terra di nessuno

Sporcizia e anomalie di ogni genere nei sotterranei del Policlinico in un servizio di sei minuti disponibile anche in rete su «You Tube»

Il pessimo stato di salute della sanità regionale è cosa nota e non ha bisogno di ulteriori testimonianze da parte della tv verità. Tuttavia la prima parte del video girato la settimana scorsa dal «Circolo Roma Liberale» in rete su You Tube a proposito del degrado e dell’imbarazzante facilità con la quale è possibile entrare all’interno dei sotterranei dell’Umberto I, fa comunque impressione. Due minuti di girato piuttosto nitido, inseriti in rete un giorno prima che i sotterranei prendessero fuoco, sull’andazzo quotidiano all’interno del più importante ospedale nazionale.
Nel servizio si vede come nessun divieto venga rispettato: si fuma dove non si potrebbe, si passa dove è vietato, ci sono pazienti che transitano in barella nonostante un esplicito cartello ne vieti categoricamente il passaggio. E poi pareti ammuffite, tubi dell’acqua che sgocciolano sui malati e infine sacchi della spazzatura accanto a materassi e biancheria. Un reportage che si spera possa interessare al direttore generale Montaguti, all’assessore Battaglia e al ministro Turco. «Come è possibile che nessuno di questi tre personaggi abbia avuto il buon senso di dimettersi dalla carica che immeritatamente ricopre?», si domanda Giuseppe Lucà, presidente del Circolo della Libertà, Roma Liberale - d’altronde il servizio parla chiaro, da gennaio - mese in cui scoppiò lo scandalo dei sotterranei del Policlinico, al seguito dell’inchiesta del settimanale L’Espresso- non è cambiato alcunché. Stesso degrado, stessa dirigenza. Dove sono finite le squadre inviate dal ministro della Salute? Il Policlinico Umberto I non è un luogo sicuro, qualsiasi malintenzionato potrebbe entrare indisturbato e agire a suo piacimento. Chissà cosa ne pensa Veltroni, oramai leader in pectore del nuovo Partito democratico, ora che riveste anche questo nuovo ruolo a respiro nazionale non potrà più lavarsi le mani scaricando la responsabilità su Regione o ministero. Anziché andare in giro per l’Italia a costruire la sua immagine luccicante Veltroni guardi ai problemi di casa sua ed inizi a risolvere questi».


Come si legge nel sito dedicato, il «Circolo Roma Liberale, inserito nella rete nazionale dei Circoli della Libertà, è sostenuto da un gruppo di persone che condividono con lo stesso entusiasmo la voglia di agire in prima persona per cercare di affrontare e risolvere i problemi quotidiani che affliggono il comune cittadino trascurato dalle istituzioni, il cui valore spendibile di voto politico viene riscoperto solo in tempi di campagna elettorale».

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica