«Zelig è l’unico palcoscenico in Italia che dia l’opportunità ai nuovi comici, durante un provino, di misurarsi con un pubblico vero. Questo è il suo grande valore aggiunto», racconta Leonardo Manera, uno della vecchia guardia dello show.
Come è entrato nel giro?
«Feci un provino nell’88 e fui scartato; ritentai nel ’93 e quella volta mi andò bene, da allora iniziai a dare spettacoli finché, nel 2000, fui traghettato in tv con Flavio Oreglio, i Pali e Dispari e tanti altri comici».
Come cambia far ridere in tv e in teatro?
«In tv i tempi sono molto più ristretti e devi dare l’effetto comico immediato, spesso devi improvvisare per strappare subito la risata. A teatro sei più rilassato, in tv devi buttarti subito senza rete».
Dopo tanti anni come si fa a rinnovarsi sempre?
«Per me sarebbe innaturale non rinnovarmi. Cambia la vita, cambia tutto, io sono molto diverso da ciò che erò dieci anni fa, quindi lo sono anche i miei personaggi, mi sembra normale».
Di solito i suoi personaggi hanno un fondo di malinconia.
«Si, ma appunto cambio spesso e l’imprenditore veneto che interpreto oggi è piuttosto divertente».
Dove trae spunto per i suoi personaggi?
«Dalla realtà e da ciò che mi accade intorno.
Com’è cambiato Zelig nel tempo?
«Sostanzialmente è sempre uguale, ma i giovani artisti rispetto a noi hanno meno esperienza dal vivo, arrivano direttamente in tv».
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