La manovra è legge: lotta all'evasione e tagli

Via libera definitivo della Camera alle norme per il contenimento dei conti: manovra da 25 miliardi. Stretta su Regioni, previdenza e statali: ecco, voce per voce, cosa prevede la Finanziaria. Intanto il Tar del Lazio boccia il pedaggio sul Grande raccordo anulare

La manovra è legge: lotta all'evasione e tagli

Stipendi dello Stato congelati per un triennio, tagli a quelli dei dirigenti; ritocchi alla previdenza, sia dei pubblici sia dei privati. Poi lotta all’evasione e rincari per i pedaggi, ma anche semplificazioni per le imprese. La manovra da 25 miliardi ieri ha ottenuto il via libera definitivo della Camera dei deputati. Ecco le le misure che hanno permesso questo risultato

Sacrifici per gli statali
Gli stipendi dei lavoratori pubblici rimarranno al livello del 2010 fino al 2013. Non saranno effettuati rinnovi contrattuali per i dipendenti dei ministeri e degli enti locali. Saranno congelati anche gli stipendi dei lavoratori che hanno la retribuzione che si rivaluta automaticamente come i professori universitari e i diplomatici. Ai magistrati saranno ridotte le indennità. In arrivo una stretta sul turn over del personale delle pubbliche amministrazioni e un taglio del 50 per cento sulle spese dei contratti a tempo determinato. Riduzioni anche per gli stipendi dei manager pubblici: per i manager pubblici la quota di stipendio che supera i 90mila euro annui è ridotta del 5 per cento, quella che supera i 150mila euro del 10 per cento.

Le nuove pensioni
Novità sia per il pubblico sia per il privato. Dal 2015 scatteranno per tutti gli adeguamenti automatici dell’età pensionabile, sulla base dell’aspettativa di vita certificata da Eurostat. Il primo scatto sarà di circa tre mesi, quello successivo arriverà nel 2019. Tempi di pensionamento più lunghi anche per l’introduzione della finestra unica che, sia per le pensioni di anzianità sia per quelle di vecchiaia (escludendo autonomi e casse private), si aprirà dodici mesi dopo il raggiungimento dei requisiti. Per quanto riguarda i lavoratori pubblici, la novità più importante è la parità tra i requisiti per le pensioni di vecchiaia delle lavoratrici. A partire dal 2012 le dipendenti pubbliche potranno andare in pensione, come gli uomini, da 65 anni.

Regioni costrette a risparmiare
La manovra chiede un sacrificio anche ai governatori, con tagli che sono rimasti a quota 8,5 miliardi di euro, nonostante le proteste. Il governo ha concesso alle regioni virtuose, quelle che hanno rispettato il patto di stabilità interno, maggiore flessibilità su come attuare i tagli. Le modalità verranno decise entro tre mesi. Tagli anche per i sindaci (3,7 miliardi) e le Province (800 milioni).

Sacrifici per partiti e ministeri
Per i dicasteri è previsto un taglio lineare del 10 per cento delle spese e tagli anche per ministri e sottosegretari. Possibile una nuova stretta se le riduzioni non raggiungono i risultati indicati. Per quanto riguarda i partiti, il taglio è sui rimborsi delle spese elettorali. Dall’euro a elettore previsto dalla normativa in vigore a novanta centesimi per ogni voto.

Sprechi e truffe
Verifiche a tappeto sulle false invalidità. In tutto, 250mila controlli in più rispetto a quanto era previsto prima della manovra per verificare se, chi percepisce l’assegno di invalidità civile, ne ha diritto. Giro di vite anche sulle auto blu. Le spese per le quattro ruote di stato dovranno essere ridotte dell’80 per cento. Saranno azzerate le spese per sponsorizzazioni e dimezzate le consulenze.

Lotta all’evasione
Torna la tracciabilità su cifre medio alte: si potrà pagare in contanti solo per le cifre inferiori a 5mila euro. Poi viene introdotta la fattura telematica. E torna anche il redditometro, cambiato e aggiornato ai tempi. I comuni partecipano all’accertamento del redditometro e sale dal 30 al 33 per cento il «premio» ai sindaci per la lotta all’evasione. Alla lotta all’evasione parteciperò anche l’Inps. La novità è che i dati dell’istituto di previdenza sociale potranno essere incrociati con quelli del Fisco a caccia di piccoli evasori.

Imprese facilitate
La denuncia di inizio attività (Dia) lascia il posto alla Scia, la segnalazione certificata di inizio attività. I controlli saranno solo ex-post. La Scia non può essere utilizzata nei casi in cui sussistano vincoli ambientali.

Riflettori sul mattone
Entro il 31 dicembre 2010 chi ha un fabbricato non censito dovrà denunciarlo e farlo accatastare. Chi ha costruito ex novo o ampliato immobili esistenti senza comunicarlo al catasto dovrà mettersi in regola entro fine anno. I comuni potranno utilizzare le banche dati messe a disposizione dall’Agenzia del territorio per contribuire al miglioramento dei dati.

Strade più care per migliorarle
Dal primo luglio sono già scattati gli aumenti dei pedaggi autostradali ed è entrata in vigore una fase transitoria in cui

l’Anas, sul sistema autostradale di propria gestione, è autorizzata ad applicare nuovi pedaggi di uno o due euro. Questa misura renderà sempre più autonoma l’Anas che potrà autofinanziare la manutenzione delle sue strade.

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