Politica

Manovra pericolosa per i nostri figli

Non siamo solo tartassati da tasse spropositate e costi di sistema abnormi. Non siamo solo repressi. Non siamo solo presi in giro da un governo che fa «ammuina». Siamo anche a rischio di dover dire ai nostri figli di emigrare o di adattarsi ad una vita grama perché i dati più recenti mostrano che il modello italiano è degenerato al punto di non offrire più opportunità crescenti. Padri e madri, i nostri figli sono in pericolo.
Esagero? Un dato di sintesi vi mostrerà che non lo faccio. La «mobilità ascendente», semplificando, misura quanti figli ottengono un reddito/occupazione migliore di quelli dei padri. Da anni questo indicatore in Italia non mostra incrementi e analisi più raffinate stanno ipotizzando perfino una regressione. Ma vi rendete conto? La nostra società è bloccata e sta forse tornando indietro sulla linea del progresso, del capitalismo di massa, delle opportunità. In particolare, la probabilità per un giovane di avere successo nella vita in Italia è inferiore a quella che ho avuto io a 20 anni, età di mio figlio Jacopo (io ne ho 56). E se hanno ragione i colleghi ricercatori che annusano peggioramenti, mia figlia Sofia, 18 anni, ne avrà ancor meno del fratello. Stiamo ricadendo indietro. Perché?
È dal 1963 che, solo con la breve interruzione del governo di centrodestra, è al potere un centrosinistra che nelle sue diverse forme ed enfasi ha comunque creato uno Stato sociale con due difetti strutturali: non trasforma i deboli in forti e il suo modello economico soffoca crescita ed opportunità crescenti. In sintesi, una concezione sbagliata delle garanzie ha ridotto la quantità delle occupazioni remunerative e la qualità della società. La grande vitalità degli italiani ha attutito l'impatto di questo modello sbagliato, ma dopo decenni di applicazione irriformata la tendenza degenerativa è più forte. Ed il governo Prodi la peggiora. La legge Finanziaria, infatti, non è solo criticabile per le sue pochezze di contingenza, ma per la mostruosa inadeguatezza della sua visione economica e sociale in relazione ad un problema di regressione strutturale della società.
Il governo Berlusconi non ha fatto molto di più? In realtà ha tentato, riuscendo a migliorare l'occupazione, riparando parte della catastrofe scolastica ed impostando un riforma della crescita. Non è riuscito ad ottenere in cinque anni il cambiamento di modello sia per la situazione esterna sia per la capacità di blocco di sinistra ed oligarchie. Ma proprio questo esempio suggerisce le linee per un «discorso dei padri e delle madri»: a) la forza per il cambiamento liberalizzante deve essere ricaricata di maggiore pressione e siamo noi padri e madri a doverla fornire per dare opportunità ai nostri figli; b) questi dovranno essere anche preparati a coglierle e tocca a noi spingere affinché la socialità dello Stato diventi investimento attivo, diretto ed indiretto, per trasformare i deboli in forti; c) la politica di sinistra ha distrutto l'Italia come società ottimistica e tocca noi ricostruirla formulando un nuovo progetto nazionale che la renda patria della speranza. Lo Stato si è messo contro le famiglie, le famiglie abbattano questo Stato per farne un altro.
Carlo Pelanda
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carlopelanda.com

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