Manovra, via tutte le nuove tasse Parte il ritocco alle pensioni

Dopo sette ore di vertice ad Arcore tra Pdl e Lega alla fine è stata trovata la quadra. Cancellata la supertassa, così come la patrimoniale e l'aumento di un punto percentuale dell'Iva, che resta invariata. Si ritoccheranno invece le pensioni, effettuando il calcolo soltanto in base agli ''effettivi anni di lavoro". Le sette vite del Cavaliere

Manovra, via tutte le nuove tasse 
Parte il ritocco alle pensioni

Roma Fuori l’aumento dell’Iva, scomparso il contributo di solidarietà, svanita la patrimoniale che lascia il posto a una stretta sull’elusione. Dentro la cancellazione delle province, il dimezzamento dei parlamentari e una stretta sulle coop. Nel decreto di Ferragosto che anticipa il pareggio di bilancio al 2013 sarà introdotto c’è persino un intervento sulle pensioni che, a prima vista, può sembrare marginale, ma non lo è. Ecco le novità emerse ieri al vertice di Arcore tra il premier Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e i rappresentanti della maggioranza sugli emendamenti alla manovra.

Niente aumento iva Resterà al 20%
Fino a ieri si era ipotizzato addirittura un aumento in due tempi (e di due punti percentuali) dell’aliquota al 20%. Non se ne fa niente, per il momento. Il governo vuole tenere la leva dell’imposta su beni e servizi per la delega con la quale verrà affrontata la riforma del fisco.

Stop al contributo di solidarietà
La super Irpef avrebbe dovuto scattare per i redditi sopra i 90 mila euro (al 5%) e per le cifre sopra 150 mila (al 10%). È stata eliminata.

Nuova stretta sull’elusione
L’obiettivo è eliminare l’abuso di «intestazioni e interposizioni patrimoniali elusive». Sarà più difficile quindi fare società di comodo per pagare meno tasse.

Pensioni d’anzianità niente naja e laurea
Una stretta c’è e intanto riguarda gli anni di militare e dell’università. Prima potevano essere riscattati, con l’emendamento del ministro del Welfare Maurizio Sacconi, l’anno di naja non potrà essere computato per ottenere i 40 anni necessari per accedere alla pensioni di anzianità, ma solo per il calcolo della pensione. Tanto per dare una misura riguarda 80 mila uomini e porterà a regime un risparmio tra uno e 1,5 miliardi di euro.

Basta sconti alle coop
Gli sconti sull’Ires (imposta sul reddito di impresa) dei quali ancora beneficiavano le imprese cooperative saranno ridotti per circa 350 milioni di euro.

Resta «l’onorevole stangatina»
Il contributo di solidarietà rimane solo per loro. Da vedere se nella versione prevista dalla manovra per i normali contribuenti oppure in quella per i membri degli organi costituzionali, quindi con aliquote doppie (10% e 20%).

Dimezzati i parlamentari
Dimezzare il numero di Senatori e Deputati. Per farlo sarà avviata una riforma costituzionale. Il consenso politico c’è.

Supertassa anche per i calciatori
Resta il contributo di solidarietà anche per i calciatori come per i parlamentari. La supertassa per gli sportivi viene però raddoppiata, così come avviene per i parlamentari. L’aliquota dovrebbe essere pari al 10% sulla parte di reddito eccedente i 90mila euro e del 20% su quella che supera i 150mila euro lordi l’anno.

Abolite tutte le Province
Saranno soppresse con una legge costituzionale che dovrebbe essere avviata al prossimo consiglio dei ministri. I risparmi attesi, una volta realizzato il passaggio delle competenze alle regioni, sono decisamente più consistenti dell’eliminazione di quelle sotto i 300 mila abitanti: circa 10 miliardi.

Accorpati i mini Comuni
Non saranno cancellati, ma quelli più piccoli saranno obbligati a organizzare i servizi in comune. Il mantenimento dei mini consigli municipali (e relativi sindaci) ha però un costo: numero tagliato della metà e niente più gettoni per i politici locali. Democrazia sì, ma costo zero.

Altri due miliardi agli Enti locali
Il comunicato è laconico: «Riduzione dell’impatto della manovra per comuni, province, regioni e regioni a statuto speciale». L’accordo politico era già stato raggiunto e consiste nella riduzione dei tagli da 9 miliardi a 4,5.

Festività ancora in bilico
Uno dei pochi capitoli rimasti aperti. Il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla ha detto che continuerà a battersi per evitare la cancellazione dei ponti e la soppressione delle festività. Il riferimento è alla norma che accorpa le festività per limitare i ponti.

Contratti aziendali
La sinistra e la Cgil chiedono lo stralcio della norma che rafforza la contrattazione aziendale, il vertice non se ne è occupato ma ci sarà comunque la modifica che individua nei sindacati maggiormente rappresentativi gli unici interlocutori delle aziende.



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