da Genova
Prima le minacce, poi un agguato in piena regola. E uno sfregio, un «marchio a fuoco» sulla pelle, come lezione per quella ragazzina troppo bella, che ha la «colpa» di piacere ai ragazzi della scuola. Quello su cui indaga la polizia genovese è un atto di bullismo tutto al femminile, nato tra ragazzine tra i 15 e i 18 anni, compagne di scuole in un istituto agrario della città. In un istituto agrario di SantIlario, quel «paesino» nella cui stazione Fabrizio De André faceva scendere «Bocca di rosa», capace di scatenare la rivolta delle «comari» gelose.
E tutto nasce proprio da una questione di gelosia. O, per dirla con il direttore, gli insegnanti e i compagni dellistituto agrario che si sono subito affrettati a ribadire lorigine estranea alla scuola dellepisodio, da «dissapori personali che nulla hanno a che vedere con lattività scolastica». La denuncia raccolta dal commissariato di Nervi però è corredata di referto del pronto soccorso in cui si parla di escoriazioni, contusioni e di unustione a un avambraccio. Nel suo racconto, la ragazza quindicenne ha spiegato di essere stata avvicinata da una studentessa di 18 anni che sarebbe gelosa perché un ragazzo, considerato il bello della scuola, avrebbe messo gli occhi addosso alla «primina». Dopo averle fatto trovare in classe la scritta «ti taglio la gola» (secondo la denuncia della vittima), la 18enne l'ha avvicinata durante l'intervallo dicendole «sono capace di farlo per davvero». Nel pomeriggio, mentre la studentessa quindicenne rientra a piedi a casa, l'agguato lungo un tratto isolato di una scalinata.
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