I n tempi di crisi, lunico settore a non risentirne è il mercato del libro. Non solo perché a Milano può contare su uno zoccolo duro di lettori che leggono dieci volte la media nazionale; ma anche perché la letteratura è in assoluto il miglior «investimento» in termini di rapporto qualità-prezzo. Bastano pochi euro per portarsi a casa il titolo o lautore preferito, piuttosto che un classico di Medusa, un antico saggio di stregoneria o un bestseller dimenticato degli anni Sessanta. Ecco perché il Salone del Libro Usato, la mostra-mercato organizzata dalla Fondazione «Biblioteca di via Senato» di Marcello dellUtri in collaborazione con il Comune, è diventato in questi cinque anni un punto di riferimento nazionale non solo per bibliofili e collezionisti, ma anche per lettori occasionali e semplici curiosi.
Da domani all8 dicembre, nei diecimila metri quadri di Fieramilanocity, si potrà curiosare tra prime edizioni e collane di fumetti, tascabili e plaquette, riviste e locandine cinematografiche, titoli fuori catalogo e di case editrici scomparse. Oltre trecento espositori, provenienti da Italia, Francia, Germania, Olanda, Inghilterra, rendono la manifestazione tra le più importanti dEuropa, paragonabile per numero e varietà di proposte alle maggiori vetrine europee. Ogni tanto si fa il «colpo» della vita, altre volte si sfoglia e basta: quasi sempre si porta a casa un piccolo «tesoro» a pochi euro da impacchettare sotto lalbero o regalare agli amici per le feste. Dal «Decamerone» al «Poema a fumetti» di Buzzati, dalla collana viola Einaudi ai «grigi» della Bur, dai «gialli» Mondadori alle prime edizioni Landolfi. Un grande Paradiso della carta, dove fare buoni acquisti senza spendere cifre da capogiro. «Questanno il Salone compie cinque anni - ha sottolineato DellUtri -. Ci auguriamo che continui a crescere e che diventi il più grande dEuropa: una sorta di Oh bej Oh bej del libro usato». E mentre lassessore Finazzer Flory invita cittadini e istituzioni a «riscoprire la vocazione editoriale di Milano», il senatore lancia un appello agli editori: «Invece che mandare i libri vecchi al macero, dateli a noi che li rimettiamo in circolo».
Nel frattempo, diamo uno sguardo alle «chicche» di questanno. Tra le rarità spiccano loriginale francese dei «Promessi Sposi» del 1828; la prima edizione italiana del «Viaggio al termine della notte» di Louis-Ferdinand Céline (Corbaccio, 1933); e una delle (sole) quindici copie esistenti del libro di Giosuè Carducci su «Jaufrè Rudel», con dedica all'amico Giuseppe Chiarini. Tra le opere autografe anche la «Traduction littérale des textes semitiques par le docteur Mardrus» (1930) con la firma e i disegni di François-Louis Schmied; e un esemplare de «L'uomo invisibile» di Herbert George Wells, illustrato da Jean-Michel Folon con dedica a colori. Non mancano le curiosità, come il dizionario critico dei cantanti «Le Grandi Voci» (un oggetto cult per la lirica anni 60); «Il ghiottone errante Viaggio gastronomico attraverso lItalia» di Paolo Monelli con i disegni di Novello (Treves, 1935); o il poster della prima mostra di Jannis Kounellis (giugno 1960), unico documento rimasto della sua prima esposizione pubblica. Nel cinquantennale della rivoluzione cubana, unampia sezione è riservata allisola caraibica (classici della letteratura locale, riviste, documenti, fotografie, medaglie); mentre agli amanti del cinema sono dedicate le 500 locandine di film, dal Neorealismo alla commedia allitaliana. Tra i libri per linfanzia invece, un raffinato esemplare di «Cenerentola» in tre dimensioni (Hoepli, 1942) e la prima traduzione francese di «Pinocchio» (1902). Infine spazio allantico: dallo «Stemmario Trivulziano» conservato al Castello Sforzesco (un libro illustrato con duemila stemmi di famiglie nobili, risalente agli anni di Francesco Sforza) al curioso manoscritto di Eliseo Masini (1639), sui metodi di tortura dalla Santa Inquisizione; fino alla prima edizione della «Dottrina degli azzardi» (1776) del matematico e astrologo Abraham De Moivre.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.