È ancora Ventotene la località del Lazio con il fondale marino più bello e la spiaggia migliore. Lisola conquista 4 vele nella classifica 2008 della Guida Blu di Legambiente e del Touring Club Italiano presentata ieri a Villa Celimontana. Tre vele vanno a Montalto di Castro, Tarquinia, Gaeta, Sperlonga. In classifica con 2 vele anche Sabaudia, lisola di Ponza, San Felice Circeo, Santa Marinella, Ostia e con una vela Terracina e Anzio. Dodici in totale le località del Lazio che trovano posto nella prestigiosa graduatoria.
Cinque Vele e gradino più alto del podio vanno allIsola del Giglio, una delle aree più interessanti dal punto di vista naturalistico dellArcipelago Toscano. Un riconoscimento importante va al mare della Sardegna che piazza ben 14 località costiere sulle un totale di 54 che hanno ottenuto le 5 vele. «Sono tutti comuni - ha detto Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - che hanno dimostrato come la salvaguardia dellambiente non sia un freno allo sviluppo ma un valore aggiunto che i turisti, di anno in anno, cercano e apprezzano sempre di più». A far attribuire le vele non sono solo paesaggi mozzafiato e spiagge meravigliose, ma anche politica dellaccoglienza, buona cucina, arte, tutela dellambiente.
E il Lazio? Cinque vele non le ha prese nessuno. Le località marine della nostra regione sono ben lontane dalleccellenza, basti dire che lisola di Ventotene occupa appena il cinquantesimo posto in Italia. Sperlonga rischia di perdere la denominazione di «perla bianca» del Tirreno, lisola di Ponza scivola da 3 a 2 vele, il Circeo resta sempre nella parte bassa della classifica. «Servirebbe più coraggio da parte delle amministrazioni locali - afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio -. Bisognerebbe investire di più sulla qualità e la salvaguardia dellambiente, come fanno ad esempio nellarcipelago delle Eolie o in Sardegna. Da noi si punta invece solo a sfruttare economicamente il turismo di massa, concentrato tutto in un mese, anzi in tre settimane. Così non si va da nessuna parte».
A peggiorare le cose spesso ci si mette anche labusivismo edilizio. «A Ponza, ad esempio, il comune promette ogni volta di fare qualcosa, ma va avanti con la politica del vedremo e faremo», denuncia Parlati: «Anche la depurazione delle acque è di là da venire. Il Lazio non decolla. Se dovessi indicare cinque progetti realmente innovativi mi troverei in difficoltà».
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