Cronache

Marissa Mayer, "la mia folle vita in Google: lavoravo 130 ore a settimana"

La manager - secondo Forbes una delle 50 donne più potenti al mondo - racconta il segreto del suo successo: il duro lavoro. "Basta pianificare tutto: anche quando andare in bagno"

Marissa Mayer, "la mia folle vita in Google: lavoravo 130 ore a settimana"

Marissa Mayer è una macchina da guerra: entrata in Google a soli 24 anni - tra l'altro, è stata la 20esima dipendente - adesso è l'AD di Yahoo e ha gestito l'operazione di cessione della società a Verizon (un acquisto che è costato al gigante delle telecomunicazioni 4,8 miliardi di dollari). In una lunga intervista a Bloomberg Businessweek, la Mayer ha svelato il segreto del suo successo - ed è molto più (tristemente?) scontato di quanto si pensi: il duro lavoro. Sì, perché "per far sì che una società funzioni, i suoi dipendenti si devono impegnare duramente". E questo può voler dire lavorare anche "130 ore a settimana". Possibile? Marissa assicura di sì. A conti fatti, sono 18 ore al giorno, weekend compresi.

La Mayer, madre di 3 figli, ritiene che il tutto consista nel sapersi organizzare bene: "Pianificare quando dormi, quando fai la doccia e anche quando vai in bagno. E poi dormire sul posto di lavoro, perché è più sicuro rimanere che scendre nel parcheggio e andare a prendere la macchina alle tre di notte. A Google c'erano le 'nap room' - stanze del sonnellino, ndr -. Nei primi 5 anni di lavoro, mi sono fermata almeno una notte a settimana".

Alla domanda su come ha fatto a conciliare la maternità (un figlio è nato nel 2012, alla sua entrata in Yahoo come AD, gli altri due - gemelli - li ha avuti da poco) con i turni estenuanti da manager di una multinazionale, la Mayer ha risposto: "La società - Yahoo, nel 2012 - non poteva permettersi il lusso di avere un amministratore delegato che rimaneva a casa quattro o sei mesi. Così ho inserito il bambino nel mio stile di vita. Per quattro mesi l’ho tenuto con me in ufficio anche quando rispondevo agli analisti nelle conference call. Ha cominciato ad orecchiare i discorsi sui fatturati e le trattative per un accordo. E mostrava di capire".

Il futuro? Marissa spera sia in Yahoo, anche se la cessione a Verizon potrebbe mettere a repentaglio il suo posto.

Tuttavia, all'orizzonte si prospetta una buonauscita di 57 milioni di dollari.

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