Marrazzo: all’estero solo in Limousine

Auto blu e Marrazzo, parte seconda. Esterno giorno e pure notte, formato trasferta. Se ieri vi abbiamo raccontato i vizi a quattro ruote dell’ex presidente sul suolo patrio, oggi allarghiamo la prospettiva. Ci trasferiamo in viaggio con lui, scoperchiamo la pentola dei costi addebitati ai cittadini nelle missioni istituzionali lontano dal Lazio. Scopriamo una serie di fatture rotonde, cifre pagate negli anni a un’azienda di Bruxelles che si occupa di “vip limousine services”, cioè di procurare vetture di superlusso ai suoi clienti. Peschiamo a caso: quasi 2mila euro per una fattura del 30 gennaio 2007, circa 1.700 euro autorizzati il 9 luglio 2008 e così via. Insomma, si va di male in peggio: se nell’inchiesta pubblicata ieri abbiamo denunciato esborsi di 1.800 euro al mese per un’appariscente berlina, qui si esagera, si va molto oltre: si è speso ancora di più per pochissimi giorni di permanenza. Sembra insomma che Piero Marrazzo non si sia fatto mancare davvero nulla nei suoi anni al timone della Regione, come queste evidenze lampanti non fanno altro che confermare. «Penso - riflette serio il consigliere Fabio Desideri, Pdl - che si possano ottenere gli stessi buoni ritorni per i cittadini e per la propria salute fisica e mentale, evitando lo stress da traffico, utilizzando un’auto di rappresentanza più sobria. E invece ci troviamo a commentare casi come questi». Gli importi totali corrisposti alla concessionaria di Bruxelles sono di quasi 7mila euro per il 2006, oltre 7mila per il 2007, 8mila nel 2008 e addirittura 12mila nel 2009, nonostante l’ultimo documento di spesa si fermi a giugno causa scandalo-trans. Qui si parla di 34mila euro di denaro pubblico per spese di missione oltre confine, ed è solo una parte, quella che siamo riusciti a ricostruire. Una nota stridente che fa il paio con il capitolo S23403 del bilancio regionale, quello relativo ad «acquisto, manutenzione, esercizio e noleggio di mezzi di trasporto, autoradio e dotazioni accessorie, tasse, canone e premi assicurativi», mai sceso sotto il milione e 400mila euro l’anno e rimpolpato all’occorrenza. Su di esso, infatti, grava un mare magnum di costi, di uscite sostanziose per foraggiare il parco macchine e tutto ciò che gli gravita intorno: 300mila euro di carburante dal 1° ottobre 2009 al 30 marzo 2010; 100mila euro per il vestiario autisti del 2008 composto da giacche, camicie, pantaloni, cravatte, scarpe e giubbotto; 26mila euro per le tessere Viacard per l’autostrada per lo stesso anno; la stessa identica cifra per il rinnovo degli accessi alla Ztl per il 2009 e il 2010. Insomma, una gigantesca nebulosa di esborsi. «Noi addetti ai lavori, noi consiglieri del Pdl - conclude Desideri - conosciamo la situazione. Ma è bene che ciò sia chiaro anche alla gente.

Che paga e continua a pagare, mentre la Regione, per la conflagrazione del caso che porta il nome di Marrazzo, attraversa una tristissima fase di transizione. Per fortuna i privilegi, fra due mesi, scompariranno. Per il centrosinistra stanno scorrendo i titoli di coda: sono gli ultimi giri in auto blu».

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