Storia, monumenti millenari, tradizioni, buona cucina. A Frosinone e dintorni cè un po di tutto. Ma ai cinque caselli dellA1 che tagliano il territorio provinciale non troverete file di turisti diretti ai parchi regionali della Ciociaria. Eppure ormai la provincia di Frosinone ha più aree protette di tutto il parco nazionale dAbruzzo, con più del 30 per cento di territorio destinato ad area protetta.
Un record che può anche far piacere (anche se la pessima gestione dei parchi non porta turisti e blocca qualsiasi altra forma di sviluppo) e che ora viene ritoccato: il consiglio regionale del Lazio ha infatti approvato listituzione dellennesimo parco, quello dei «Monti Ausoni e del lago di Fondi», con i 36 voti favorevoli del centrosinistra e i 12 contrari del Pdl. Insomma, la giunta di Piero Marrazzo chiude ospedali e apre parchi naturali, avvia liter per ridurre il numero delle comunità montane ma non lesina su quello delle aree protette, inasprisce i ticket sanitari chiamandoli «compartecipazioni» a carico dei cittadini e poi li fa «compartecipare» anche per catalogare la flora della Ciociaria. Fondando un altro carrozzone pubblico. E già, perché anche il parco dei monti Ausoni, come quello confinante dei Monti Aurunci, o quello poco distante dei Monti Ernici, avrà il suo bel Cda, a iniziare dal presidente. Figura per niente bipartisan, scelto dalla Giunta regionale, che intascherà unindennità pari alla metà di quella di un consigliere regionale, più o meno 5mila euro al mese. I consiglieri di amministrazione si fermeranno sui 2.500 euro. E poi cè laffitto di una sede con tanto di luce, telefono e riscaldamento. Male che vada sono altri cinquemila euro al mese e vedrete che i dieci Comuni che rientrano nellarea del Parco alla fine si metteranno daccordo su chi ne sarà la «capitale» (per ora in pole position cè Monte San Biagio). Andranno infine assunti almeno cinque impiegati che mandino avanti lordinaria amministrazione. A quel punto il carrozzone sarà pronto a mettersi in moto, lentamente ma inesorabilmente. Tanto che gli stanziamenti saranno già nel prossimo documento di programmazione economica della Regione Lazio, a dicembre. «Poi però - commenta il consigliere regionale di An e vicepresidente della commissione Ambiente, Franco Fiorito - Marrazzo viene a piangere in Consiglio che non ci sono soldi per tenere aperti gli ospedali. Questaltro parco è uno sperpero di risorse pubbliche che non porta nessun beneficio concreto ai paesi e alleconomia locale. Liniziativa, osteggiata da gran parte della popolazione, non è solo inopportuna, ma anche in contrasto con le normative di legge in materia. Listituzione di nuovi parchi, infatti, rientra nelle competenze della Provincia e la normativa prevede che le aree protette non superino il 30 per cento del territorio, soglia già superata in provincia di Frosinone. Almeno - aggiunge Fiorito - facessero funzionare i parchi già esistenti. Avevamo anche previsto di accorpare i parchi della Ciociaria in un solo Cda, per risparmiare qualcosa, ma la proposta è stata bocciata».
Eppure la Regione accorpa, per esempio, i reparti ospedalieri quando addirittura non chiude interi nosocomi. Così se prendete una storta lungo un sentiero del Parco degli Ausoni nei pressi di Amaseno, lospedale più vicino non è più quello di Ceccano. La Regione lha chiuso.
Ma restano aperte le polemiche, con lopposizione che non lesina critiche.
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