Marrazzo fa dietro front sullesenzione del ticket consentita in base allequivalente di reddito Isee. Il decreto entrato in vigore il 1° gennaio scorso, che riguardava la compartecipazione alle prestazioni sanitarie anche per invalidi e disabili purché possedessero beni immobili o mobili, sarebbe errato. Tantè che il presidente-commissario lo va a rettificare per «la non applicabilità dellIsee ai fini del riconoscimento del diritto degli assistiti allesenzione totale per reddito e per categoria». Cosicché rimangono inalterati i criteri precedentemente in vigore anche se il governatore, fino in fondo non si dà per vinto poiché precisa di «dare mandato di attivare le procedure necessarie per avvalersi del nuovo flusso informativo messo a disposizione dallAgenzia delle entrate al fine di una più puntuale individuazione degli aventi diritto». Che voglia dire fino in fondo non è chiaro: chissà se si suppone tra qualche giorno di mettere in piedi altre disposizioni per limitare le esenzioni con nuovi criteri. Per il momento il commissario si guadagna lennesimo giudizio negativo dallopposizione. «Sulle esenzioni è stato fatto un errore grossolano - stigmatizza il capogruppo di Fi-Pdl Alfredo Pallone - si cancella tale disposizione in quanto i ministeri del Lavoro e dellEconomia hanno fatto notare che lapplicazione regionale dellIsee può essere usata solo in caso di prestazioni che riguardano lassistenza sociale e socio-sanitaria, ma non per prestazioni sanitarie, dove è consuetudine utilizzare i dati della situazione fiscale dellassistito. Insomma, ci troviamo di fronte ai soliti dilettanti allo sbaraglio». Di diversa opinione invece il segretario regionale della Fials Confsal Gianni Romano per il quale «gli ultimi provvedimenti denotano nel comportamento del presidente della Regione, commissario ad acta e assessore ad interim alla Sanità, Marrazzo, unevidente dose di stanchezza. Troppe cariche per un uomo solo».
Lallusione del sindacalista è scontata: «Sono pastrocchi normativi gli atti di revoca dei direttori generali reintegrati in servizio dalla Corte costituzionale e tutte quelle controversie legali che fino a oggi hanno sempre dato torto alla Regione come il caso che riguarda la delibera sulla decadenza dallincarico dellex manager dellAsl Rm/E Condò. Fatti in ragione dei quali giunta e presidente si sarebbero dovuti astenere piuttosto che tentare di osteggiarli interpretando la sentenza della Consulta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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