Masaniello di Pianura scende in piazza e a casa suona il piano

Quando abbandona la barricata di Pianura dopo aver arringato la folla, torna a casa e suona il pianoforte. E appena ha un po’ di tempo libero, viaggia, perché il turismo d’arte è la sua passione: Van Gogh e Diego Velazquez su tutti. Guai però a paragonarlo a Masaniello e a dargli del leader della protesta. Semmai meglio Paolini, il giovane che di mestiere fa quello che appare nei collegamenti dei tg. E infatti: «Io sono il Paolini dei poveri, sono sempre lì ma la mia non è mania di protagonismo». Crescenzio Mele, 36 anni, ha dato dell’«ectoplasma» al presidente della Regione Antonio Bassolino strappando applausi dalla folla che da 8 giorni presidia l’ingresso della discarica a Pianura dove dovrebbero finire i rifiuti di Napoli.

E ha invitato - con gli occhialetti infilati sul naso come fosse un professore, anche se da nove anni lavora in banca - il ministro dell’Ambiente Pecoraro Scanio ad assumersi le sue responsabilità e ad andarsene. «La violenza mai - dice convinto -, non ho alzato barricate e non le giustifico, ma le comprendo».

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