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Massa di nuovo in pista: 6 giri sui kart e “tutto ok”

Con Alonso in arrivo dovrà accelerare i tempi per presentarsi in forma. E la Ferrari non esclude che possa correre un Gp prima di fine stagione

Massa  di nuovo in pista: 6 giri sui kart e “tutto ok”

E’ tornato. In sordina ma è tornato. Felipe Massa ha finalmente riassaporato il gusto unico della striscia d’asfalto che scorre veloce sotto di lui. L’ultimo ricordo era tristemente e drammaticamente legato agli istanti precedenti l’incidente del 26 luglio scorso a Budapest, quando una molla persa dalla Brawn Gp di Rubens Barrichello l’aveva colpito sul casco, proprio a lato della visiera. Come noto, per un’intera notte le condizioni di Massa avevano fatto temere gravi lesioni alla testa e all’occhio, rivelatesi poi, con il passare delle ore, meno gravi del previsto. L’impatto, però, aveva costretto i medici a un intervento di ricostruzione ossea. Da qui il lungo periodo di riposo prima di riprendere qualsiasi tipo di attività fisica. Figuriamoci le corse. E invece…

Invece è successo che, domenica scorsa, a San Paolo, mentre il suo mondo s’illuminava sotto i riflettori del Gran premio by night di Singapore, Felipe è finalmente salito su un kart da gara per tornare a spingere e pigiare l’acceleratore da pilota vero. Purtroppo, dopo sei tornate, la pioggia ha deciso che il ragazzo doveva tornarsene a casa. E così è stato. “Ha però portato a termine sei giri” confermerà l’amico e pilota di stock car, Thiago Carnilo, “e si è sentito assolutamente a posto”. Forse anche per questo buon test, il direttore della Gestione sportiva Ferrari, Stefano Domenicali, nella notte di Singapore, dopo la corsa, non se l’era sentita di escludere un possibile ritorno di Massa ancora a stagione in corso, magari prima o entro l’ultimo Gp, quello ad Abu Dhabi.

Si vedrà. Di certo, l’imminente annuncio dell’arrivo di Fernando Alonso non può che stimolare il caparbio brasiliano ad accelerare i tempi: dovrà infatti dare il meglio di sé per reggere il confronto con il grande spagnolo. In fondo ce la può fare: con Schumi non aveva sfigurato e con Raikkonen aveva persino svettato.

Certo, nel 2007 il titolo mondiale l’aveva poi vinto il finnico, ma ammettiamolo: per grazia ricevuta proprio da Felipe.

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