GenovaLha avvicinato per strada, gli ha dato uno spintone e poi, quando lanziano si è girato per protestare, ha cominciato a prenderlo a calci e pugni, sbattendolo sul marciapiede e colpendolo con violenza al volto e allo stomaco. Così Luigi De Paoli, 81 anni, mentre domenica pomeriggio passeggiava tranquillamente sotto casa, ora lotta tra la vita e la morte in Rianimazione al San Martino di Genova.
Laggressore, un operaio ecuadoriano di 27 anni, è stato arrestato con laccusa di tentato omicidio aggravato da futili motivi. Più futili di così: la vittima è stata scelta a caso, tra le persone a passeggio nel quartiere genovese di Rivarolo. Per Xavier Samanego Cayamarca si è trattato di un «rito di iniziazione». «Dovevo affrontare una prova di coraggio per entrare in una gang, se non lavessi fatto mi avrebbero picchiato», ha detto il ragazzo ai carabinieri che lhanno ammanettato. Da brividi i particolari emersi dallinterrogatorio. Loperaio ha confessato di aver conosciuto alcuni connazionali che fanno parte di una gang latino americana, ma per entrare bisognava superare una «prova». Quella ordinata a Xavier era di picchiare a sangue una persona per strada, la prima che incontrava. E così stupidamente ha fatto, trasformandosi per alcuni minuti in quello che i passanti hanno definito una furia bestiale. Lui comunque non sarebbe nuovo alla violenza, risulterebbero precedenti di poco tempo fa per una lite a bottigliate. E poco prima aveva tentato di aggredita un latro anziano.
Ma qui la rabbia non centra. Lanziano, titolare di un negozio di scarpe nel quartiere collinare genovese, non è stato rapinato. Laggressore lha lasciato a terra ed è fuggito, ma grazie allintervento di alcuni testimoni è stato subito rintracciato.
Lescalation di violenza giovanile straniera che si consuma tra Genova e Milano, le due città che secondo i rapporti delle forze dellordine sono il principale terreno di scontro, preoccupa anche la magistratura. Nel capoluogo ligure le gang di sudamericani sono da anni ormai in guerra fra loro e cercano adepti: così già dal maggio scorso la procura di Genova ha stabilito di esaminare accuratamente i reati commessi dagli appartenenti alle bande per cercare di contestare per la prima volta il reato di «associazione a delinquere». Ma fino ad ora ciò non li ha fermati e sono quotidiani gli scontri tra gruppi avversi, nelle discoteche e nei quartieri periferici (ma fino ad oggi non degradati) dove vivono perché le case lì costano meno. Limmigrazione, cominciata con la crisi dellEcuador negli anni Novanta, ora porta alla ribalta le seconde generazioni. Quelli che a scuola non vogliono andare si riuniscono e cercano nella violenza delle bande come i Latin King e i Locos Vacos, composte in gran parte da minorenni le radici comuni dei loro Paesi. I simboli sono rigidi: pantaloni a vita bassa, bandane di un certo colore, sopraccigli con tre rasature, cinture con fibbie che alloccorrenza diventano armi.
Le regole sono violente. Per entrare si massacrano anziani passanti o si stupra.
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