Matrimonio d’interesse a Genova: Primocanale compra la rossa Telecittà

Matrimonio d’interesse a Genova: Primocanale compra la rossa Telecittà

Matrimonio d’interesse tra due storiche televisioni locali genovesi: Primocanale e Telecittà. Quest’ultima, testata televisiva gestita dalle Coop e della sinistra storica genovese, è stata ceduta per il cento per cento al gruppo Ptv (Primocanale) di Maurizio Rossi, già vicepresidente della Federazione radiotelevisioni. La notizia circolava da giorni nell’ambiente, ma soltanto ieri mattina se ne è avuta l’ufficialità con gli incontri avvenuti tra gli interessati. L’atto preliminare è stato sottoscritto nei giorni scorsi e il passaggio di proprietà sarà operativo entro la fine di luglio. L’editore di Primocanale ieri non ha voluto commentare l’acquisizione, affidandosi a un comunicato stampa: «L’operazione realizzerà in Liguria un nuovo imporntante poo della comunicazione televisiva, pronto alle sfide dei prossimi anni, che vedranno l’informazione locale in un ruolo di importanza strategica anche sul piano nazionale». Advisor dell’operazione per Primocanale è stata la genovese Saye Spa, holding di partecipazioni e servizi controllata da Alberto e Paolo Delprato. Ieri mattina è stata data la notizia ai direttori delle emittenti interessate e da loro ai giornalisti. Maurizio Rossi ha incontrato brevemente il direttore di Tele Città Giovanni Giaccone: quest’ultimo per il momento ha solo commentato «stiamo lavorando bene, e siamo impegnati nelle prossime sei dirette dai ritiri di Genoa e Samp, lavoro su cui puntiamo molto. Poi si vedrà, siamo pronti a collaborare con il massimo impegno, come sempre». L’Associazione Ligure dei giornalisti ne ha ricevuto comunicazione ieri nel corso di un incontro svoltosi a Telecittà con la fiduciaria di redazione ed il rappresentante sindacale della componente tecnica e la Slc Cgil. Secondo quanto illustrato da Coop Sette, gli accordi prevedono la garanzia del mantenimento dell’organico di Telecittà, in tutto una ventina tra giornalisti e tecnici. I sindacati, oltre alle garanzie per i ruoli e i contratti dei colleghi, «hanno espresso le proprie osservazioni su un’operazione i cui dettagli non sono peraltro ancora del tutto noti, esponendo riserve e preoccupazioni per il futuro in relazione ai piani editoriali e industriali che dovranno essere definiti con la gestione delle due testate (Primocanale e Telecittà), la loro autonomia, linea editoriale politica, le annunciate sinergie e la multimedialità», si legge nel comunicato divulgato nel pomeriggio dall’associazione. L’obiettivo di Primocanale è quello di arrivare pronti al passaggio dal sistema analogico al digitale, tra quattro anni. «Entro la fine del 2008 - si legge nel comunicato di Primocanale - verrà predisposto il nuovo piano editoriale del gruppo». Sempre ieri mattina i sindacati hanno anche incontrato l’editore di Primocanale al quale è stato chiesto un incontro nell’immediatezza del passaggio di proprietà per la stabilizzazione degli organici e dei contratti di Telecittà e per fissare poi i tempi della discussione su piani editoriali, industriali, palinsesti, multimedialità, temi sui quali i sindacati sono disponibili al confronto portando anche le proprie idee e proposte.
La realtà è che l’unione delle due emittenti sotto lo stesso editore porterà un piccolo terremoto nel panorama genovese anche per la connotazione diametralmente diversa tra le due emittenti, soprattutto sotto il profilo dell’orientamento politico.


Sarà interessante capire che tipo di piano editoriale sarà presentato per Telecittà, e se l’organico dei dipendenti sarà mantenuto senza defezioni.
I primi dubbi saranno sciolti comunque con la presentazione dei palinsesti autunnali.

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