Location singolare, le Scimmie, per Max Gazzè, 42 anni il prossimo 6 luglio, romano, tra i fiori all'occhiello del cantautorato pop tricolore dell'ultimo decennio. Un autore profondo, creativo, solare, con una buona dose d'ironia e, soprattutto, mai banale. Prerogativa, quest'ultima, che non sempre c'azzecca con la musica di successo. A un anno di distanza dalla sua ultima apparizione al Festival di Sanremo (con il brano «Il solito sesso») e dall'album «Tra l'aratro e la radio» (al quale hanno partecipato anche le amiche Carmen Consoli e Marina Rei), Gazzè porta nel club di via Ascanio Sforza 49 (stasera, ore 22, prima consumazione 17 euro) un singolare spettacolo audiovisivo ribattezzato «Casi clinici».
«Le canzoni, un quindicina in tutto, con spazio per le arcinote "La favola di Adamo ed Eva" e "Una musica può fare", ma anche per alcune cose nuove, seguono un ordine preciso e sono accompagnate da immagini girate ad hoc che rendono parole e musica visibili, ne dilatano il contenuto, le interpretano e le estendono quasi fossero un film sonoro», commenta il progetto l'estroso cantautore.Max Gazzè alle Scimmie
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