Cultura e Spettacoli

Mediaset, l’informazione in diretta diventa maggiorenne

Emilio Fede, che fu il primo ad annunciare l’attacco su Bagdad, torna per un giorno alla guida del Tg diretto da Giorgio Mulè

Mediaset, l’informazione in diretta diventa maggiorenne

Milano - «Di quella notte - dice il direttore del Tg4 Emilio Fede - ho un ricordo straordinario, una grande emozione umana e professionale che da quel momento rivivo ogni volta che c’è una diretta». Parla della notte tra il 16 e il 17 gennaio 1991, quando rompendo la normale programmazione e chiedendo la diretta, l’allora direttore di Studio aperto, il primo Tg Mediaset, avvisò gli italiani: «Hanno attaccato». Cominciava la prima guerra del Golfo: cominciava l’era delle cosiddette bombe intelligenti e dei conflitti senza più una prima linea «visibile» a occhio nudo dai cronisti. E anche della fine del monopolio Rai sull’informazione.

«Grazie, Emilio, ti ricordi?». Si arroventa in queste ore il telefonino del direttore, tutta l’azienda festeggia l’anniversario. E oggi durante l’edizione delle 12.25, Fede tornerà dietro la vecchia scrivania, con l’attuale direttore, Giorgio Mulè: «Ho un solo rimpianto, non avere più al mio fianco chi ha iniziato con me quell’avventura, professionisti del calibro di Gabriella Simoni e Mimmo Lombezzi. Sa, il tempo passa, il nostro mestiere - dice - in generale è peggiorato, è stato invaso da un esercito di illusi». Da vecchio cronista, scuote la testa: «Non vedo più l’entusiasmo di allora. Diciotto anni fa noi passavamo in piedi i giorni e le notti perché avevamo l’occasione di vivere un’avventura fantastica». Fede, dopo 27 anni in Rai, era stato chiamato da Silvio Berlusconi: «Prima del mio arrivo l’informazione a Mediaset non esisteva, anche per questo mi commuove come l’azienda partecipi a questo nostro anniversario».

La celebrazione che si sta godendo non è di facciata, visto che Mauro Crippa, il direttore generale, ricorda che proprio in queste ore «l’informazione di Mediaset diventa maggiorenne. E non temo di scivolare nella retorica dicendo che quella notte in cui, per la prima volta, uno studio televisivo privato si collegò in diretta con le case degli italiani è cambiata radicalmente l’informazione nel nostro Paese». Insomma, «il seme piantato da un grande direttore - parole di Crippa - ha fruttato: Studio Aperto è una realtà che si è consolidata anno dopo anno e che vede i suoi ascolti in continua crescita.

Con la diretta sono nate tutte le altre testate del Gruppo, il Tg5, che ha festeggiato in questi giorni i suoi 17 anni di vita, il Tg4, gli approfondimenti di Videonews, i notiziari sportivi in diretta, fino ad arrivare alle 2800 ore di informazione trasmesse nell’anno appena finito, pari al 42 per cento della produzione televisiva totale di Mediaset».

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