Mediobanca, Telecom e Fiat fuori

da Milano

Telecom e Fiat hanno dato la disdetta dal patto di sindacato di Mediobanca. Entrambi metteranno a disposizione l’1,8% a testa. Il patto, che raggruppa il 52,7%, scenderebbe al 49%. Ma è probabile che entro il 30 giugno qualcuno faccia domanda e venga ammesso al patto, che verrà rinnovato a partire dal primo luglio. In proposito il maggiore azionista esterno è Zunino, al 3%. Ma è diffcile che sia lui il candidato. L’ipotesi che circola è piuttosto quella di uno o più piccoli ingressi che lascino la quota totale non distante dal 50%. Tra i nomi che circolano ci sono quello di Benetton, che potrebbe legare una partecipazione simbolica al divenire dell’operazione Telecom, o quello di Colaninno, consigliere «ad personam» e socio di Capitalia.

Mentre potrebbe anche avvenire che qualcuno arrotondi la sua quota nell’ambito delle regole del patto. Tra questi c’è per esempio Giancarlo Cerutti, il presidente del Sole 24 Ore che sta per andare in Borsa, e che qualche giorno fa si è recato in visita proprio a Mediobanca.

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