Medvedev duro: «Nessuna pietà»

Il leader del Cremlino Dmitri Medvedev, all’indomani dei recenti attentati in Russia, ha constatato con un certo rammarico l’impossibilità di ripristinare la pena di morte in Russia, dopo la moratoria firmata dall’allora presidente Boris Eltsin nel 1996. «Gli autori di atti di terrorismo dovranno risponderne, ma per quanto riguarda la pena di morte abbiamo i nostri obblighi», ha detto il presidente russo. «L’elenco delle misure nella lotta contro il terrorismo va ampliato; esse devono essere non solo più efficaci, ma anche dure, feroci e preventive. Bisogna punirli», ha aggiunto.
Intanto in Russia la psicosi della bomba continua, con ripetuti falsi allarmi che comportano ogni giorno l’evacuazione di migliaia di persone: ieri una serie di telefonate anonime annunciavano ordigni in due stazioni di San Pietroburgo, nella cattedrale di Kazan e in un paio di maxi centri commerciali.


L’allarme resta alto, come conferma anche il rinvio a Mosca per motivi di sicurezza della partita di calcio di oggi tra il Cska e lo Zenit allo stadio olimpico Luzhniki. Sarà invece disputato regolarmente il quarto di finale di Champions League Cska-Inter del prossimo martedì.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica