Il fatto non costituisce reato. Se lo è sentito dire per la seconda volta il consigliere regionale del Popolo della Libertà che ieri mattina è stato assolto dal Tribunale di Albenga finito nel mirino della giustizia diverse volte e sempre uscito pulito da ogni vicenda che lo interessasse. Tanto che alcuni lo paragonano a Silvio Berlusconi: un perseguitato che, con scale di confronto ovviamente differenti, viene delegittimato dagli avversari politici ogni qual volta gli viene notificato un avviso di garanzia salvo poi uscire pulito senza che nessuno gli riconosca meriti e eventuali tormenti patiti nel mentre.
Così, dopo aver ricevuto la notizia dellassoluzione dai suoi avvocati mentre Melgrati era al lavoro nella seduta di consiglio regionale, è stato lo stesso ex sindaco di Alassio a decidere di «autoassolversi» annunciando attraverso un comunicato stampa che era uscito pulito anche da questa accusa: «è lennesimo procedimento a mio carico andato a buon fine. La mia fiducia nella magistratura giudiccante ancora una vota stata ben riposta - ha dichiarato lesponente del Popolo della Libertà - è caduta la tesi della Procura di Savona per la quale io non posso mai sbagliare, ma qualunque mio errore deve essere frutto di dolo»
Melgrati ci tiene a rimarcare che «facendo il professionista in campo edilizio è facile incorrere in errori, ma quando questo è commesso da me scatta subito la presunzione di colpevolezza. Io lo giuro su quello che ho di più caro che questo, come l'altro errore su un altro sottotetto per cui dovrò ancora andare a giudizio, sono sbagli materiali che per altro non hanno portato né danno alla collettività, né vantaggio ai miei clienti.
L'esponente del Popolo della Libertà che si dice compiaciuto per l'esito del processo e conclude ringrazio lavvocato difensore Franco Vazio, «con me sempre vincente».
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