Melissa dimentica i «pruriti» del libro

Melissa dimentica i «pruriti» del libro

Viviana Persiani

Cambiano le generazioni, ma non i pruriti adolescenziali. Del resto, se li avrà Harry Potter nell’imminente quarto episodio cinematografico della sua saga, perchè meravigliarsi se decine di migliaia di giovani ed adolescenti hanno scelto, in tutta Italia, nello scorso week-end, un film come Melissa P. regalandogli, addirittura, il primo posto negli incassi a livello nazionale. O qualcuno è convinto che a spingere in massa questo giovane pubblico in sala sia stato il desiderio di assistere, in maniera innocente, ad una semplice pellicola e non la voglia di veder tramutate in immagini quelle fantasie sessuali che il libro di Melissa, Cento colpi di spazzola ecc. ecc. provocava nel lettore? Del resto, visto che siamo passati attraverso le Lolite, le Emmanuelle, le Giovannone e le Luane, perchè negare alle nuove generazioni le loro Melisse? Il problema, semmai, è che tutto quanto scritto nel romanzo furbescamente trasgressivo della Panarello qui viene stemperato, annacquato. Il pubblico (si spera) non si aspettava certo un film hardcore ma, visto che di questo si parla nel libro, neanche questa versione molto ma molto soft che soddisfa appena il morboso adolescente. Di quel sesso estremo che la ragazzina pratica nei Cento colpi di spazzola, unico motore che ha proiettato il libro tra i bestseller, qui vengono distillate delle scene vedo non vedo.
Quanto a La marcia dei Pinguini di Luc Jacquet vi è un solo rammarico: che la pellicola non sia uscita a ridosso di Natale perché il documentario possiede tutti i requisiti per trasformarsi nel classifico film delle festività di fine anno. Una storia commovente e piena di buoni sentimenti, spunti comici, la voce di Fiorello che da sola vale il prezzo del biglietto e le immagini che si commentano da sole. Protagonisti della marcia sono i pinguini imperatori, animali che sono disposti a sacrifici fuori dal comune pur di preservare la propria specie. Disposti anche a viaggiare per oltre duecento chilometri, il popolo migratore ha, ogni anno, una meta precisa: deporre le uova in un luogo dove le condizioni permettano una qualche possibilità di sopravvivenza dei piccoli. Così tra nord e sud dell’Antartico queste «carovane in frac» compiono delle autentiche odissee. Poesia pura.


I film più visti a Genova nell’iultima settimana: 1) La marcia dei pinguini; 2) La seconda notte di nozze; 3) Flightplan; 4) I fratelli Grimm e l’incantevole strega; 5) Melissa P.; 6) La sposa cadavere; 7) La tigre e la neve; 8) Elizabethtown; 9) Lord of War; 10) Il vento del perdono.

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