(...) vista lombra di un carciofo. I lavori cominciati nel 2001 non sono ancora terminati. Nonostante i proclami di almeno due sindaci. E adesso la questione è arrivata di nuovo in Municipio comunale, dove il capogruppo di Alleanza nazionale, Alessio Piana, ha presentato uninterrogazione al presidente del Municipio chiedendogli «i motivi del ritardo sullapertura del nuovo mercato ortofrutticolo di Bolzaneto». «Al contrario dellospedale di vallata almeno la struttura per il mercato cè già - dice Piana -, nel precedente mandato elettivo, le istituzioni, in primis il Comune di Genova, hanno fatto delle riqualificazione industriale sulle aree adiacenti alluscita dellautostrada di Bolzaneto e quelle adiacenti a Lungo Torrente Secca un cavallo di battaglia, memorabile il manifesto che si vede ancora in giro: nuovo mercato ortofrutticolo: cresce la Valpolcevera, cambia la viabilità. Ci scusiamo per il temporaneo disagio». Disagio che poi, a bene vedere, visto che i lavori sono iniziati sette anni fa tanto temporaneo non è. E qualcuno, dalle parti di Bolzaneto (vedi abitanti) comincia a non poterne più. Ma forse, dopo lalzabandiera di due società che hanno gestito male lappalto comunale, adesso qualcosa potrebbe muoversi. Soprattutto perché sono stati i grossisti di corso Sardegna, prime vittime del disagio, a prendere in mano la situazione e a mettere in moto la macchina operativa per rendere possibile un trasferimento nel gennaio 2009. Lo conferma Gianni Ratto, presidente dellassociazione dei grossisti. «Il mercato sta per essere completato nel primo stadio di appalto - spiega tecnicamente -, adesso servono altri sette milioni di euro che verranno sborsati per il 60 per cento dal consorzio degli operatori e per la parte restante da Comune. A noi poi, spetteranno anche i nuovi arredi delle struttura che a regime ospiterà 46 aziende». La prossima scadenza, conferma Ratto, è a fine giugno, quando verrà emesso lavviso di appalto per la parte restante dei lavori che verranno seguiti in collaborazione con il consorzio di operatori per cercare di recuperare sui tempi.
«I ritardi - Ratto difende il Comune -, sono da addebitare al fatto che le due aziende che avevano vinto gli appalti sono praticamente fallite. La collaborazione con il Comune in questi anni cè stata». Resta il vezzo delle inaugurazioni. Speriamo almeno che la prossima sia quella buona.(8- fine)
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