Mercato rossonero Il Wolfsburg blocca Dzeko Galliani non demorde: «Resta il nostro obiettivo»

IL BRASILIANO Può finire al Real per 40 milioni. Il patron: «Visto il periodo, giusto vendere»

«Può presentarsi anche il Galactica football club, non lo cediamo». Sembra una porta in faccia sbattuta dal vice-presidente del Wolfsburg Stephan Gruehsem ad Adriano Galliani ed è invece, secondo lo stile del calciomercato, solo l’inizio di un lungo, difficile, tormentato negoziato. Il Milan incassa le dichiarazioni della giornata senza fare una piega e si appresta anzi ad insistere sulla pista, forte anche della firma ottenuta da Dzeko, il gigante bosniaco di Sarajevo che si è promesso al club rossonero pur essendo sotto contratto con il club campione di Germania. «Il nostro obiettivo non cambia» la risposta sotto voce di Galliani: trattativa sempre in piedi, naturalmente. Ma non è da questo fronte che arrivano i tormenti quotidiani.
Al centro del dibattito milanista resta l’affare Kakà e le sue implicazioni. Per esempio Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, tifoso storico del Milan, ha provato, scovando un precedente, a rianimare le truppe del tifo che sono in disarmo se non addirittura in clamorosa ritirata. «Anni fa il Milan cedette Amarildo, da tutti considerato il vice Pelè, alla Fiorentina in cambio di Hamrin e soldi. Con Hamrin abbiamo poi vinto di tutto» la sua riflessione. Seguita da una chiosa critica riferita ai tempi della trattativa. «Che Kakà andasse via si sapeva da tempo, Adriano Galliani ha sbagliato di una settimana» il riferimento all’accelerazione della trattativa col viaggio del dirigente rossonero, in compagnia di Bosco Leite, papà del brasiliano, martedì 2 giugno, a ridosso delle elezioni. Sullo stesso argomento, Florentino Perez ha fornito un’altra chiave di lettura. «La trattativa è stata tutt’altro che facile e scontata: chi ha voluto fortemente il Real è stato Kakà, Galliani ha lavorato per esaudire la volontà del giocatore» la ricostruzione del presidente madridista.
Apprezzato il gesto signorile del sito di spedire gli auguri, per niente formali, ad Ancelotti per il suo 50esimo compleanno.

Nelle viscere del club, il cordone ombelicale è ancora vivo e vitale come dimostra per esempio l’annuncio pubblico, dato da Clarence Seedorf. «È bello sapere che Ancelotti mi vuole a Londra ma il prossimo anno giocherò ancora nel Milan. Ho un contratto e qui sto bene». Sospeso invece il destino di Paloschi: col Parma si arriverà alle buste.

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