da Milano
Mercoledì nero per le Borse europee, che hanno bruciato 204 miliardi in una sola seduta, sulla scia di Wall Street in caduta libera. È stata la giornata peggiore dallottobre 2002, con perdite in media tra il due e il tre per cento. A imprimere la spinta al ribasso è stata la pubblicazione dellindice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti, arrivata prima dellinizio delle contrattazioni a Wall Street: in aprile è cresciuto dello 0,6%, soprattutto a causa dellimpennata dei prezzi della benzina (più 0,8%). Laumento, superiore alle previsioni degli analisti (che ipotizzavano lo 0,5%), ha riacceso nel mercato i timori di un inasprimento della politica restrittiva da parte della Federal Reserve, che ha recentemente rialzato al 5% i tassi Usa, e potrebbe decidere, vista la crescita dellinflazione, una nuova stretta nella prossima riunione di fine giugno.
Non a caso il comparto che ha sofferto di più nella giornata negativa di Wall Street è stato quello bancario, che più risente delle modifiche alla politica creditizia. Ma il dato sullinflazione ha subito inciso anche sulleuro, che in mattinata era sopra gli 1,29 dollari ed è poi sceso sotto quota 1,28. Anche il petrolio è calato sotto i 69 dollari al barile, riflesso dei timori per gli effetti negativi del caro greggio sul carovita e la crescita globale. Sui listini, poi, leffetto è stato addirittura devastante: gli indici hanno continuato a scendere senza interruzione. A due ore dalla chiusura delle contrattazioni il Dow Jones perdeva l1,7% - il ribasso più consistente dal 20 gennaio - e il Nasdaq era in calo dell1,04 per cento.
Un effetto negativo che ha, ovviamente, coinvolto tutte le Borse europee. Dopo unapertura di giornata piatta, ma con qualche tentativo di rimbalzo, i dati provenienti dagli Usa hanno fatto scattare le vendite su tutti i listini. Il mercato quindi ha rapidamente invertito la rotta, peggiorando sul finale e chiudendo sui minimi. Al termine delle contrattazioni, infatti, lindice Dow Jones Stoxx 600 è sceso del 2,6% a quota 320,62 punti - livello raggiunto il 10 maggio del 2004 - mentre lindice Euro Stoxx 50, che analizza larea della moneta unica, ha ceduto il 3,3 per cento. Particolarmente colpite le società grandi esportatrici verso gli Usa, come la casa automobilistica tedesca DaimlerChrysler (meno 3,6%) e il gigante francese della cosmesi LOréal, che è arretrato del 2,7 per cento.
Londra ha perso il 2,9%, Francoforte il 3,4%, Parigi il 3,18%, Zurigo il 2,9%, Amsterdam il 3,24%.
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