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Messina, si scava ancora tra le macerie Il bilancio: 24 morti, quaranta dispersi

Identificate le prime vittime. Cento feriti e 550 sfollati. Il premier rinvia la visita a domani per non ostacolare i soccorsi. Appello di Bertolaso agli amministratori: "Meno fiere e propaganda e più fondi per la sicurezza". Guarda i video: 1 - 2 Le immagini: Vittime e sfollati - I soccorsi - I paesi devastati

Messina, si scava ancora tra le macerie 
Il bilancio: 24 morti, quaranta dispersi

Messina - Il giorno dopo la tragedia si continua a scavare. E si affina il triste conteggio delle vittime del nubifragio che ha colpito Messina e alcuni comuni della provincia. Ventiquattro finora i morti accertati, 100 feriti, 40 dispersi e circa 550 gli sfollati. Stamattina a Giampilieri sono stati estratti i corpi delle ultime due vittime: una mamma e un bambino. Un’altra vittima è stata trovata a Scaletta Zanclea. Un bilancio tragico che sembra, purtroppo, destinato a crescere. Almeno per il momento il premier Silvio Berlusconi non si recherà nelle zone colpite dal maltempo. Ha deciso di evitare ogni possibile intralcio all’opera dei soccoritori. Domani, invece, sorvolerà in elicottero la zona del disastro. 

L'ultimo bilancio Cinquecentocinquanta sfollati e 100 feriti tra Giampilieri, Briga Superiore, Molino e Altolia. È l’ultimo bilancio dell’alluvione che l’altroieri ha colpito il Comune di Messina fatto da Daniele Traviglia, responsabile di turno dell’Unità di crisi locale della Protezione civile allestita a Giampilieri Marina. Gli sfollati sono stati sistemati nell’albergo Capo Peloro e negli hotel Europa, Le Dune e Le Palme di Messina. Ad Altolia il lavoro dei soccorritori è ostacolato dal crollo di un ponte. 

Si scava ancora La situazione più critica si registra a Giampilieri, sommersa dal fango e dove è franata una parte di collina. Il comune, già colpito da un’alluvione due anni fa, è stato completamente evacuato. Ieri il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato d’emergenza e la procura di Messina ha aperto un’inchiesta per disastro colposo.

Bertolaso Il capo della Protezione ha parlato di "una situazione difficile, complessa" ma comunque "sotto controllo". L’ennesima tragedia figlia della mancanza di prevenzione. "Non ho riscontrato nessuna protesta forse perché apprezzavano il nostro impegno". Lo ha detto Bertolaso riferendosi alla serata di ieri trascorsa con alcuni sfollati a Giampilieri. "Fino a qualche anno fa la Protezione civile si sarebbe mossa questa mattina e non la notte scorsa. Noi in appena tre ore siamo riusciti a sfollare 500 persone: abbiamo la capacità di mobilitare un sistema". Bertolaso ha quindi detto che "vi sono state delle criticità, nulla è perfetto, qualche ritardo c’è stato, ma sono assolutamente soddisfatto".

Territorio trascurato "Ringrazio il presidente Napolitano per aver approvato ieri le mie dichiarazioni sulle ragioni che hanno provocato il disastro di Messina", ha detto il capo della Protezione Civile. "Ribadisco che c’è stata poca attenzione nel trattare il territorio.

Ai sindaci e agli amministratori dico: meno fiere e propaganda e più fondi per la sicurezza". 

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