Metalmeccanici: accordo su deroghe al contratto nazionale

Federmeccanica, Film e Uilm hanno raggiunto l’accordo sulle deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici. La possibilità di definire deroghe al contratto nazionale era prevista dal contratto stesso firmato nell’ottobre 2009. Fiom: "Strappo gravissimo"

Metalmeccanici: accordo su deroghe al contratto nazionale

Roma - Federmeccanica, Film e Uilm hanno raggiunto l’accordo sulle deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici. La possibilità di definire deroghe al contratto nazionale era prevista dal contratto stesso firmato nell’ottobre 2009 ed è valido per il periodo 2010-2012 (intese modificative).Il contratto del 2009 non era stato firmato dalla Fiom che quindi non ha partecipato alla trattativa sulle deroghe stesse.

Ceccardi: "Buon lavoro" "Credo sia stato fatto un buon lavoro. È un accordo che non prevede regole ad hoc per l’auto ma potrà essere utilizzato da tutte le 12 mila aziende aderenti a Federmeccanica che ne avessero bisogno". È Pier Luigi Ceccardi, presidente di Federmeccanica, a commentare l’accordo raggiunto oggi con Fim e Uilm sulle deroghe al contratto dei metalmeccanici. "Il merito va alle delegazioni che velocmente e con impegno hanno raggiunto questo risultato", aggiunge. E sulle richieste Fiat di prevedere norme ad hoc per il settore ribadisce: "nel perimetro tracciato dall’accordo di oggi non sono previste regole specifiche per l’auto ma deroghe che potranno essere utilizzate da tutte le aziede se ricorreranno specifiche condizioni". Un risultato che sarà comunicato a Marchionne attraverso "i canali tradizionali". "Non avevamo motivo di informarlo prima, ha ben altre cose per la testa", risponde. 

Fiom: "Strappo gravissimo" La Fiom critica duramente l’accordo tra Federmeccanica e Cisl e Uil sulle deroghe al contratto nazionale dei metalmeccanici.

"È uno strappo democratico gravissimo - ha detto il segretario generale dei metalmeccanici Cgil, Maurizio Landini a margine di una manifestazione del sindacato sui diritti - perché non hanno nessun mandato a firmare. Ed è grave perché apre un percorso per chi vuole cancellare il contratto nazionale". 

 

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