
Il grosso del maltempo che ha interessato il nostro Paese si è spostato al Centro-Sud ma nelle prossime ore è destinato a evolvere definitivamente verso i Balcani: questo significa che l'anticiclone tornerà gradualmente sulla scena italiana e con esso un aumento termico di tutto rispetto per essere nella seconda decade di settembre. Il caldo, insomma, non ne vuole ancora sapere di abbandonarci definitivamente.
Cosa accadrà fino al week-end
Chi pensava che sarebbe definitivamente morta l'estate settembrina dovrà ricredersi: all'orizzonte infatti è pronto l'ennesimo ribaltone atmosferico che fa parte del nostro clima soprattutto in questo periodo dell'anno. Ciò significa che il ritorno del sole anche al Centro-Nord tra oggi e domani provocherà un aumento delle temperature massime fin verso i 25-26°C ma i valori rimarranno contenuti o in lieve calo nel corso del fine settimana quando transiterà l'ennesimo fronte perturbato sulle regioni settentrionali con nubi e acquazzoni sparsi ma nulla a che vedere con i forti fenomeni di questi giorni.
Il caldo della settimana prossima
"Tuttavia, il caldo tornerà a sorprenderci. La nostra attenzione si sposta alla prossima settimana, quando un deciso rinforzo della pressione sul bacino del Mediterraneo ci proietterà verso una fase di tempo più stabile e, di conseguenza, verso un clima via via più caldo", spiegano gli esperti de Ilmeteo.it. Diciamo innanzitutto che non torneranno di certo valori estremi come 38-40°C registrati fino al mese di agosto ma le massime toccheranno i 30°C all'ombra sia al Nord che sulle zone interne del Centro, possibili picchi più elevati sulle zone interne del Sud e della Sicilia.
La durata dell'anticiclone
Dopo questa serie di perturbazioni (che comunque ha interessato soltanto una parte d'Italia con il Mezzogiorno quasi sempre ai margini), sembra aprirsi un periodo più stabile e duraturo. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli matematici indicano un prevalente bel tempo grazie all'alta pressione praticamente per tutta la prossima settimana con gli unici disturbi al Nord causati dal passaggio di deboli fronti che daranno luogo ad annuvolamenti e qualche precipitazione soprattutto su Alpi e Prealpi.
Se su queste zone si tirerà il fiato, un clima prevalentemente siccitoso continuerà a interessare le regioni dalla Campania in giù dove non sono ancora arrivate le vere piogge organizzate indice della fine dell'estate. Queste aree, dunque, dovranno ancora pazientare un po' in attesa di nuove perturbazioni o "gocce fredde" a spasso per il Mediterraneo.