La nuova perturbazione che in queste ore sta facendo il suo ingresso sull'Italia, oltre ad abbondanti e reiterate piogge su molte regioni, sarà responsabile di nevicate su alcuni settori delle Alpi considerate "eccezionali" dagli esperti. Infatti, nella settimana di Natale appena iniziata la dama bianca potrebbe cadere ogni giorno fino a domenica prossima con accumuli finali anche superiori ai due metri.
Cosa sta per accadere
Il fronte perturbato sarà alimentato da correnti fredde di origine polare: dal contrasto con l'aria più mite e umida rilasciata dal Mediterraneo si verrà a creare il mix perfetto per un intenso vortice ciclonico foriero di piogge e acquazzoni in pianura e tanta neve in montagna per più giorni. Non si tratterà, dunque, di un singolo evento ma di una lunga fase di maltempo.
Nevicate da record, ecco dove
"È in arrivo un carico di neve eccezionale, uno dei più abbondanti degli ultimi 25 anni!", fa sapere il meteorologo Matta Gussoni de Ilmeteo.it. Saranno soprattutto le Alpi Occidentali a vedere, potenzialmente, nevicate da record. "Gli ultimi aggiornamenti confermano la possibilità di neve per 7 giorni di fila in località come Prato Nevoso e Limone Piemonte (Cuneo), Sestriere (Torino) e Courmayeur (Aosta)", aggiunge l'esperto confermando i circa due metri di accumulo a tra i 1.400 metri e i 2.500 metri d'altezza: al di sopra di questa quota si parla addirittura di quattro metri di neve fresca.
"In alcune aree montane non si esclude la possibilità di un evento di carattere straordinario, che potrebbe assumere connotati record per il periodo e per le zone interessate, sia in termini di quantità di neve che di persistenza delle precipitazioni". Tanta neve anche sulle Alpi Liguri, nevicherà ma non con questi accumuli anche sui settori alpini centro-orientali specialmente a partire da mercoledì 24 dicembre e a quote più basse a partire dai 6-700 metri. Sugli Appennini, invece, i fiocchi bianchi cadranno al di sopra dei 1.500 metri.
Il rischio valanghe
"Dopo le abbondanti nevicate il rischio aumenterà notevolmente a causa del manto inconsistente e della elevata quantità di neve caduta
in pochissimo tempo", aggiunge Gussoni. Ecco perché è sempre bene controllare attentamente il bollettino sulle valanghe e non avventurarsi in escursioni e fuori pista se prima non si contattano gli organi preposti.