Mettere in regola colf e badanti senza fare errori

Mettere in regola colf e badanti senza fare errori

a cura di Enza Cusmai e Massimo Restelli

Avete in famiglia una colf o una badante clandestina o che lavora in nero? Preparate il computer: martedì parte infatti la sanatoria voluta dal governo per regolarizzare le persone che offrono un aiuto alle incombenze domestiche o che assistono i non autosufficienti.
Può presentare la domanda qualsiasi cittadino italiano, comunitario che vive in Italia o extracomunitario (purché abbia un regolare permesso di soggiorno) e non c’è alcun «clic day». Per regolarizzare una badante o una colf clandestina è sufficiente collegarsi dal primo al 30 settembre al sito Internet del ministero dell’Interno mentre per sistemare la posizione di una domestica (italiana o straniera), che lavora in nero occorre rivolgersi all’Inps. In tutti i casi il primo passo è versare un contributo di 500 euro per ciascun lavoratore da regolarizzare. Non si può però chiedere la sanatoria per più di una colf e due badanti per nucleo familiare. Il datore di lavoro deve, inoltre, avere un reddito minimo di 20mila euro (25mila se in famiglia ci sono due stipendi). Attenzione poi a compilare dichiarazioni false: il rischio è la reclusione da uno a sei anni.

In questa guida del Giornale tutte le cose da sapere per non commettere errori:

A chi si rivolge - Bastano tre mesi di lavoro per uscire dalla clandestinità

Le regole - Il reddito e le altre clausole da rispettare

Come si fa - Bisogna versare 500 euro per coprire spese e contributi

Soluzioni - Italiani in "nero", entra in campo l'Inps

Le sanzioni - L'atto è falso? Si rischiano sei anni di prigione

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