da Roma
Messa da parte - in attesa di chiarimenti reciproci e magari di un intervento perentorio della società - la querelle Spalletti-Totti, a Trigoria si pensa solo al Lione, che garantirà il tutto esaurito allOlimpico e un incasso vicino ai tre milioni di euro. I francesi sono sbarcati ieri nella capitale e si alleneranno oggi alle 17.30 nellimpianto al Foro Italico. Il successo di campionato a Lilla ha risollevato il morale dei transalpini, che a gennaio avevano perso tre partite di fila, frenando le ambizioni e la sicurezza del gruppo di Houllier. «Abbiamo avuto diversi problemi e ho anche provato una certa angoscia, visto che erano nate tensioni tra dirigenti, giocatori e membri dello staff - ha confessato il presidente dellOlympique Jean-Michel Aulas in unintervista al quotidiano sportivo LEquipe -. Ma questo Lione non è meno forte di quello di novembre: non eliminare la Roma sarebbe un fallimento».
Ecco che i francesi hanno studiato a lungo e in maniera scrupolosa la squadra di Spalletti, seguendola anche a Empoli con la trasferta «lampo» dello stesso Aulas, del suo braccio destro Lacombe e dellallenatore Houllier. Questultimo ha individuato in Perrotta luomo strategicamente più importante nello scacchiere giallorosso. E il centrocampista, riadattato dal tecnico della Roma trequartista, è tra i quattro elementi sempre in campo nelle sei gare di Champions finora disputate (con un gol decisivo realizzato nella trasferta di Atene durante il girone eliminatorio).
È toccato allunico francese della Roma, il difensore centrale Philippe Mexes - che rientrerà domani dopo tre settimane per un infortunio al piede destro -, mettere in guardia il Lione, evidenziando le qualità della squadra di Spalletti: «La nostra forza è tenere la palla a terra ed in costante movimento - ha sottolineato in unintervista a Le Figaro -, ci piace giocar bene anche quando stiamo perdendo. Questo è un segno di grande equilibrio e io a Roma sono riuscito a trovarlo dentro e fuori dal campo». Mexes non si fida però del «letargo» accusato dai transalpini nellultimo mese: «Il suo risveglio in Champions potrebbe essere terribile, dovremo fare molta attenzione. Il Lione non è ancora al livello di Barcellona, Real Madrid, Chelsea o Bayern Monaco, ma è subito dietro di loro. Poi cè la Roma, che non ha ancora trovato la continuità di rendimento della squadra francese».
Se Spalletti recupera Mexes (per Chivu deciderà oggi, ma cè ottimismo) e riaffiderà una maglia da titolare a Mancini e Taddei, arriva una nuova doccia fredda per il giovane Aquilani: stop di altri venti giorni, ma stavolta per un problema alla gamba sinistra. La stagione sembra quasi compromessa per il centrocampista giallorosso, che per le sue qualità sarebbe tornato utile al tecnico nella doppia sfida di Champions.
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