Mexes ci crede: «Le mie lacrime di rabbia spero diventino di gioia»

«La speranza non muore mai» è lo slogan della settimana adottato da Philippe Mexes, che con le sue lacrime di rabbia e le panchine silenziose è entrato di diritto nel club dei giallorossi doc. Assieme a Totti, a «capitan futuro» De Rossi e a qualche altro campione del passato. La Roma ci crede e, quanto meno, proverà a inseguire il sogno tricolore. La conferma arriva dal difensore francese che in questa stagione non è stato troppo fortunato come presenze e rendimento, ma non si è mai lamentato e comunque ha sempre confermato l’attaccamento ai colori. Culminato, nel giorno della sconfitta con la Samp all’Olimpico, con le lacrime mostrate in diretta tv e rimaste nella memoria romanista. Mexes, seduto in panchina, in quel momento ha visto sfumare il sogno. «Erano lacrime di rabbia - spiega Mexes -, perchè se avessimo vinto eravamo più tranquilli. È stata una cosa spontanea, le lacrime mi sono venute fuori spontanee, ma ora ci credo di nuovo. Dobbiamo andare a Verona per prendere i tre punti per non avere rimpianti ed essere felici: comunque vada è stata una grandissima stagione».
Mexes dunque non abbandona la speranza che la Roma, spinta anche dai quindicimila tifosi che la seguiranno a Verona, riesca di nuovo, proprio sul rettilineo finale, a superare l’Inter anche se c’è a disposizione una sola giornata, e serve un’impresa anche da parte del già retrocesso Siena del romanista Massimo Mezzaroma. «Tocca a noi - dice il francese intervenuto ieri al cambio delle insegne di un supermercato della capitale, che ora porta il nome di uno degli sponsor della nazionale francese -: dobbiamo vincere domenica, e il resto è tra i piedi dei giocatori del Siena e dell’Inter». La Roma deve necessariamente vincere per riprendere la testa della classifica, ma soprattutto deve sperare che i toscani di Curci e Rosi fermino l’Inter. «Spero che quelle lacrime si trasformino in gioia immensa - commenta Mexes -, tanti sorrisi e in una festa enorme». In ogni caso domenica Mexes non dovrebbe partire titolare, perchè al posto dello squalificato Riise dovrebbe spostarsi Cassetti sulla sinistra, con Motta (richiesto dalla Sampdoria) a destra. Se invece Ranieri dovesse optare per Burdisso terzino destro, in quel caso Mexes giocherebbe. Sicura la presenza di Totti, che ieri non si è allenato a titolo precauzionale, limitandosi a lavorare in palestra. Il capitano sarà quindi il trascinatore dell’attacco romanista, in coppia con il rientrante Vucinic. Toni sembra destinato dunque a una nuova panchina.

Nel frattempo il bomber emiliano è già ai saluti: «Un grazie di cuore ai compagni di squadra e a tutti i tifosi per l’affetto dato sin dal primo giorno - commenta dal suo sito-. Ci siamo tolti delle belle soddisfazioni! E chissà... non succede, ma se succede... Grazie Roma, nella speranza che sia solo un arrivederci».

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