Dieci mesi dopo A oltre dieci mesi di distanza dal delitto l'omicidio di Meredith Kercher approda in tribunale. Sul banco degli imputati lo studente italiano Raffaele Sollecito, la statunitense Amanda Knox e l’ivoriano Rudy Guede. Meredith Kercher fu trovata morta nella casa che condivideva con Amanda Knox a Perugia il 2 novembre 2007, in circostanze che non sono state ancora del tutto chiarite. La Knox e Guede sono presenti in aula, assente invece Sollecito.
Respinte le eccezioni di Sollecito Il gup di Perugia ha respinto
le
eccezioni dei difensori di Sollecito. I legali del giovane pugliese
hanno chiesto che venga dichiarato nullo l’interrogatorio di garanzia
per la mancanza, a loro
avviso, del decreto con il quale il pm inibiva all’indagato ogni
colloquio con i suoi difensori. Gli avvocati Giulia Bongiorno,
Luca Mauri e Marco Brusco hanno inoltre sostenuto l’indeterminatezza
del capo d’imputazione, perché non si
capiscono le condotte attribuite ai singoli.
Lasciando l’aula d’udienza per una breve pausa l’avvocato Mauri ha
spiegato che Sollecito non si è presentato oggi in aula "per
evitare questo assedio mediatico".
Udienza sospesa A oltre due ore dall’inizio dell’udienza
preliminare il gup Paolo Micheli si è preso una nuova pausa. Le
eccezioni preliminari sulle quali dovrà assumere una decisione sono
tante e tra queste, in primis, le richieste di costituzione di parte
civile. Quindi il gupo ha ammesso tutte le parti civili. In
particolare, il provvedimento riguarda i congiunti della studentessa
inglese, rappresentati dall’avvocato Francesco Maresca.
Costituito anche Patrick Lumumba Diya, solo nei confronti di Amanda
Knox accusata di calunnia nei suoi confronti. Nel corso
dell’udienza di oggi ha chiesto e ottenuto di poter essere parte civile
anche la proprietaria dell’abitazione dove avvenne l’omicidio.
Le accuse Sono accusati di concorso in
omicidio e violenza sessuale in relazione alla morte di Meredith Amanda Knox, Raffaele Sollecito e Rudy Guede.
I tre sono tutti attualmente detenuti. Vennero arrestati dalla squadra mobile di Perugia e dallo Sco della polizia il 6 novembre scorso. I
tre hanno comunque sempre respinto ogni addebito.
La studentessa inglese, 22 anni, venne uccisa con una coltellata alla gola. Stamani
i suoi familiari saranno in aula per costituirsi parte civile nei confronti dei presunti responsabili del delitto.
A rappresentare l’accusa saranno i pubblici ministeri, Giuliano Mignini e Manuela Comodi.
Folla in tribunale Numerosi giornalisti, fotografi e cameraman, ma anche curiosi si sono radunati davanti al palazzo di giustizia di Perugia.
Il primo a giungere negli uffici giudiziari è stato Patrick Lumumba Diya, arrestato e poi prosciolto per il delitto della studentessa
inglese. Accompagnato da uno dei suoi legali, l’avvocato Carlo Pacelli, il musicista congolese non ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti. "Ci
costituiremo parte civile - ha spiegato il legale - nei confronti di Amanda Knox che deve rispondere di calunnia nei confronti del nostro
assistito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.