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Mia madre picchiata e nessuno ancora le ha chiesto scusa

L'assessore Alan Rizzi dopo l'aggresione alla madre: "E' scandaloso che nessuno della coalizione di Pisapia abbia preso le distanze, si sia dissociato, che nessuno si sia degnato di fare pubbli­che scuse a mia madre e che, come al solito, ci si na­sconda dietro a un dito"

Mia madre picchiata e nessuno ancora le ha chiesto scusa

di Alan Rizzi

Avevo volutamente scelto di non com­m­entare quanto ac­caduto ieri a mia madre, ma di limitarmi sem­plicemente ad esporre i fat­ti.

Questa mattina (ieri, ndr ) dopo aver letto i giornali, a fronte delle dichiarazioni di Giuliano Pisapia mi sono sentito in dovere di interve­nire, come figlio, perché ri­tengo si sia oltrepassato il li­mite della decenza.

Ho trascorso l’intera gior­nata accanto a mia mamma ieri (sabato), in attesa che i medici ci dicessero come stava. È stata costretta a pas­sare la notte in ospedale, lon­tana dai suoi figli, lontana dalla sua famiglia. E per­ché? Perché ieri (sabato) mentre accompagnava il no­stro sindaco in giro per un mercato è stata vergognosa­mente aggredita. È scanda­loso.

Scandaloso che nessuno della coalizione di Pisapia abbia preso le distanze, si sia dissociato, che nessuno si sia degnato di fare pubbli­che scuse a mia madre e che, come al solito, ci si na­sconda dietro a un dito. So­no stufo di sentire le solite menzogne «non era un no­stro militante, sicuramente è stato provocato, il Pdl cer­ca lo scontro fisico ecc...». Ci sono foto che dimostra­no il contrario, ci sono testi­monianze che smentiscono le loro versioni distorte e strumentalizzate.

Con quale ipocrisia si chie­de di abbassare i toni, se poi il signor Pisapia è il primo a gettare benzina sul fuoco? Con quale coraggio di fron­te ad una donna di 65 anni aggredita pubblicamente si riesce a dire «avrà cercato lo scontro»? Con quale dignità e con quale faccia ci si pre­senta come moderati se poi non ci si dissocia da un ge­sto di violenza?

L’aggressore di mia ma­dre aveva addosso simboli chiaramente riconducibili alla coalizione di Pisapia, con quale coraggio di fronte alle foto che lo dimostrano, Pisapia è riuscito a dire «si­curamente non è uno dei no­stri »? È da ieri che sento fiumi di parole alle quali ho cercato di non dare peso in attesa di un’unica parola: «scusa». Quella parola ancora non l’ho sentita.

Quest’uomo ha dimostra­to di non avere valori mora­li, di non avere una coscien­za, di non avere una dignità e io inorridisco al pensiero di averlo anche solo seduto tra i banchi del Consiglio co­munale.

*Assessore uscente allo Sport e Tempo Libero del Comune di Milano

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