da Milano
Come si fa a dare un po di smalto a un titolo in un momento borsistico poco favorevole come quello attuale? Per società con soldi in cassa e strutture finanziarie solide la ricetta pare semplice: ricomperare azioni proprie. Ieri a Wall Street sono state tre le società che hanno varato la manovra. Quella più colossale è stata quella di Microsoft dove il consiglio di amministrazione ha dato il via libera al buy-back di azioni della società per un valore di 40 miliardi di dollari, dopo che il colosso tecnologico ha incrementato i dividendi del 18% dunque ancora scommettendo sulla crescita di lungo periodo dellazienda.
Il risultato, in una giornata ancora una volta difficile per Wall Street, è stato un rialzo del titolo del 3,5 per cento. Più modeste ma comunque significative le operazioni varate da Nike per 5 miliardi di dollari e da Hewlett Packard per 8 miliardi. «La mossa - spiegano gli analisti - significa anche che queste società non sono spaventate dalla bufera che imperversa sui mercati finanziari e approfittano di quotazioni giudicate favorevoli riportando nello stesso tempo fiducia negli investitori».
Qualcuno, però, vede nellapprovazione del buy-back di Microsoft un segnale del fatto che non sono in programma grandi acquisizioni nel prossimo futuro, dopo che è naufragata lipotesi di rilevare tutta o una parte del gigante di Internet, Yahoo.
La società di Redmond ha dunque in programma di riacquistare 40 miliardi di dollari di azioni nellarco dei prossimi cinque anni. Microsoft, come del resto anche le altre due società, non è nuova a operazioni del genere. Già nel 2004, a fronte di una liquidità di cassa pari a 60 miliardi di dollari la società fondata da Bill Gates aveva varato un analogo piano di riacquisto che scade per lappunto questanno.
E negli ultimi cinque anni sono stati resi agli azionisti circa 115 miliardi di dollari attraverso il pagamento dei dividendi e operazioni di buy-back.
Loperazione annunciata ieri dovrebbe essere accolta con un certo sollievo dagli azionisti che hanno visto il titolo scendere del 29% in un anno.
Il consiglio di amministrazione ha anche approvato operazioni saltuarie di finanziamento del debito fino a un massimo di 6 miliardi e ha deciso un programma da 2 miliardi di dollari relativo ai commercial paper (debiti a breve termine). La notizia è stata accolta con favore da Standard&Poors, che ha alzato il giudizio di Microsoft a «AAA», la valutazione più alta. Inoltre si tratta del primo «AAA» assegnato in un decennio.
Le altre società finanziariamente solide sono Berkshire Hathaway, Exxon, General Electric e Johnson&Johnson.
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