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Milan, ultras contestano Galliani: non si smobilita

Trecento ultras con i fumogeni contestano l'ingresso dei giocatori al ritrovo ufficiale della squadra. Slogan contro la cessione di Kakà e la campagna acquisti. Il tecnico Leonardo: "Cambieremo modo di giocare"

Milan, ultras contestano 
Galliani: non si smobilita

Milanello - Contestazione al Milan, nel giorno del raduno. Mentre i giocatori rossoneri fanno il loro ingresso nel centro di Milanello, un folto gruppo di ultras protesta per la cessione di Kakà e la campagna acquisti al risparmio: alcuni fumogeni sono stati lanciati fuori dal centro sportivo rossonero, e sotto il controllo delle forze dell’ordine i tifosi sono stati fatti arrivare fino all’ingresso di Milanello, ma divisi da una transenna.

La contestazione Sono circa trecento i tifosi che si sono dati appuntamento fuori dai cancelli del raduno rossonero per esprimere tutto il loro disappunto verso la campagna acquisti del Milan. "Senza compromessi: prima pensa al Milan poi ai tuoi interessi" è il testo di un lungo striscione rivolto alla dirigenza. I tifosi "arrabbiati" hanno acceso alcuni fumogeni e fatto esplodere un paio di petardi, oltre a intonare cori. I giocatori, arrivati attorno alle 10.30, hanno iniziato una giornata di test medici e fisici. Nel pomeriggio è prevista una conferenza stampa del nuovo allenatore Leonardo e dell’ad Adriano Galliani.  

Galliani zittisce Dando il via alla 24esima stagione del Milan targato  Berlusconi, Adriano Galliani ha sottolineato tutti i successi raccolti nelle 23 precedenti e, facendo un po' il verso all’allenatore dell’Inter Josè Mourinho, ha osservato che "nessuno ha vinto tanti tituli quanto il Milan in Europa e nel mondo". Quanto alle contestazioni e ai malumori dei tifosi, Galliani ha detto: "È giusto che qualcuno contesti perché nella vita è ammesso. Rispetto all’anno scorso c’è stato un calo di abbonamenti solo del 20%, che era ampiamente prevedibile. Ciò - ha concluso - significa che l’80% dei tifosi è d’accordo con la società". Con a fianco il nuovo allenatore e il nuovo capitano, Massimo Ambrosini, l’ad rossonero ha ammesso l’importanza di perdere tre colonne come Maldini, Ancelotti e Kakà, ma ha ribadito che "il Milan non smobilita: è un momento di rinnovamento, vogliamo avere più attenzione ai bilanci e sterzare sui giovani. Ma - ha aggiunto - finché Berlusconi ne sarà il proprietario o il presidente, il Milan continuerà a essere il Milan".

Leonardo: cambiamo gioco Un convintissimo Leonardo ha tenuto la sua prima conferenza stampa. Il neotecnico dei rossoneri si è calato perfettamente nel nuovo ruolo: "Credo sia normale cambiare un po' il Milan da come era con Carlo. Non abbiamo pià Kakà ed è naturale mutare il modo di giocare. In questi 40 giorni i miei incubi sono stati gli schemi, anche il corso mi sta facendo pensare e venire dei dubbi. Abbiamo una rosa ottima e c’è sintonia con la società ed il gruppo.

C’era da cambiare qualcosa e abbiamo scelto di cambiare la gestione tecnica, sono convinto di ottenere da questo gruppo una squadra competitiva".

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