Milanese d’adozione, dalla cattedra alla giunta

A dicembre l’ultima apparizione in pubblico, in municipio, per la presentazione del bilancio

da Milano

Economista, docente universitario, editorialista, Mario Talamona, morto ieri dopo una lunga malattia, era diventato assessore al Bilancio e privatizzazioni del Comune di Milano nel 2001, nella seconda giunta guidata da Gabriele Albertini. Le sue ultime apparizioni a Palazzo Marino risalgono agli inizi di dicembre, in occasione della presentazione al Consiglio comunale del documento di bilancio preventivo.
Nato nel 1931 a Varese, Talamona era professore ordinario di Politica economica nella facoltà di giurisprudenza dell'Università degli studi di Milano. In precedenza era stato titolare della cattedra di Economia politica nella stessa facoltà, di cui è stato anche preside.
Numerosi gli incarichi ricoperti: è stato presidente della Banca del Monte di Milano (1980-87) e poi della Banca del Monte di Lombardia fino all’89. Era membro del Consiglio dell’Abi, dell'Acri e della Sil, oltre ad essere stato presidente dell'Ibi (1989-91), vicepresidente della Cariplo (1994-98), membro del cda e del comitato esecutivo del Mediocredito Lombardo (1992-98), e vicepresidente della Cassa di Risparmio e Calabria e Lucania (1993-94). Mario Talamona è stato anche presidente di Intesa asset management, membro del cda dell'Università Bocconi, del Nucleo di valutazione interna dello Iulm e del Comitato scientifico dell'Irer.

È stato infine presidente del Rotary Club Milano dal 2000 al 2002 ed editorialista del Giornale, e in passato anche del Corriere della Sera. Socio dell'Accademia dei Lincei, Talamona ha ricevuto nel 1988 l'Ambrogino d'oro, ed era Grand'ufficiale al merito della Repubblica.

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